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Sono iniziati i carotaggi del terreno del vecchio ospedale
San Paolo. Da poche ore gli operai del gruppo
Dellepiane-Bagnasco hanno iniziato le perforazioni del
terreno lato corso Mazzini per "decifrare" la natura del
sottosuolo. E' il primo assaggio del cantiere che nei
prossimi mesi attuerà una maxi ristrutturazione di uno degli
edifici più prestigiosi della città che da quasi vent'anni è
in stato di abbandono. In questo caso sarà una
ristrutturazione "delicata": senza sconvolgimenti
strutturali, col mantenimento della storica struttura e
migliorie estetiche ma leggere, soprattutto di vetro,
metalli e materiali ultramoderni.
E' una svolta storica. L'intervento prevede il recupero dei
14 mila 800 metri quadrati dell'ex ospedale con però nuove
soluzioni di percorribilità (una galleria interna). Il
progetto del nuovo complesso è nato dalla matita
dell'architetto catalano Ricardo Bofill che a Savona è noto
per aver disegnato il Palacrociere, la nascitura Torre di
Orsero e il futuro Crescent, in pratica tutta la
rivisitazione della vecchia darsena.
A conti fatti costerà almeno 25 milioni di euro.
Quest'intervento è stato scelto dal Comune tra le tre
soluzioni proposte due anni fa, quando si trattò di decidere
cosa fare del San Paolo. Come sarà il nuovo complesso è già
chiaro: al piano terreno verrà realizzata una galleria
longitudinale, un percorso in stile '800 tra piazza Giulio
II e corso Mazzini con ai lati una serie di negozi che
verranno affittati.
Secondo una prima idea il primo piano verrà destinato al
Comune e all'Asl. Dovrebbero trovare posto molti dei
trentasei uffici periferici e alcuni che attualmente sono
sacrificati all'interno di palazzo Sisto. Il Comune, in
parte svuotato, a quel punto diverrebbe un vero e proprio
centro strategico dell'Amministrazione, un "palazzo
politico" di uffici degli assessori, sindaco, sale per
riunioni e consiglio. Il resto dell'edificio sarebbe invece
destinato a residenziale e commerciale.
D. Frec.
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