Ferrania IL SECOLOXIX
Cairo. Uno sciopero spontaneo, con lavoratori di Ferrania, sindacati, enti locali valbormidesi e Provincia uniti nel chiedere all'azienda la sospensione della nuova cassa integrazione. Stabilimento bloccato e cancelli presidiati per tutta la giornata dai lavoratori che, per solidarietà ai "nuovi" 120 cassintegrati (a rotazione per tre mesi), non sono entrati in fabbrica, in vista del vertice convocato per questa mattina dalla proprietà, presente l'amministratore Giovanni Gambardella, per illustrare alle parti sociali il nuovo piano industriale.
Incontro tra proprietà e sindacati, a cui si sono autoconvocati gli enti locali. L'appuntamento fissato da giorni avrà un prologo qualche minuto prima, con i sindaci della vallata che hanno ottenuto di essere ricevuti dai manager prima dell'orario di inizio fissato per le 9.
Lo scontro, sfociato nel muro contro muro, ha avuto origine ieri mattina, quando dalla portineria è stato impedito l'accesso in fabbrica ad una settantina di dipendenti che per l'azienda da ieri risultavano colpiti dal provvedimento di cassa ordinaria, a rotazione, per un calo del mercato stagionale delle pellicole. Pass e tesserini magnetici erano stati disattivati. Le segreterie di Filcem/Cgil, Femca/Cisl e Uilcem non avevano controfirmato il provvedimento, rompendo il tavolo delle trattative, e avevano invitato i lavoratori a presentarsi lo stesso al lavoro, assistiti dai loro delegati. Cosìè avvenuto ieri mattina, con attimi di tensione tra il centinaio di manifestanti, sorvegliati da carabinieri e polizia, che chiedevano di incontrare i rappresentanti della proprietà. Erano all'incirca le otto quando veniva stabilito un contatto telefonico con Giuseppe Cortesi (capo del personale di Ferrania), contatto infruttuoso, vista la volontà ribadita da parte del manager di non voler tornare indietro.
Mentre nel corso della mattinata spuntavano striscioni, bandiere e cartelli di protesta, davanti ai cancelli di Ferrania è arrivata una nutrita delegazione di sindaci e rappresentanti delle istituzioni valbormidesi, guidate dal segretario provinciale dei Ds, Giovanni Lunardon. Al termine di un breve vertice nei locali della portineria, presieduto dall'assessore provinciale all'industria, Roberto Peluffo (Ds), è stato letto un comunicato ai manifestanti da parte di Giancarlo Battaglino, assessore di Cairo, sottoscritto, oltre che da Peluffo, dal presidente della Comunità montana, Sergio Gallo (Sdi), dal sindaco di Millesimo, Mauro Righello (Ds), dal vicesindaco di Carcare, Mattia Rossi, da Olga Beltrame (Ds), sindaco di Altare, e da Ezio Billia (Cengio) della Margherita, in cui è stato ribadito l'impegno per ottenere un incontro _ la presenza al tavolo di stamattina _ in cui verrà chiesto di «sospendere la cassa come segno di buona volontà e mediazione», come annunciano Lunardon e Peluffo. «Le istituzioni savonesi e valbormidesi sono vicine ai lavoratori in questo delicatissimo momento in cui non appare chiaro il futuro della fabbrica», è l'esordio della nota in cui il provvedimento di cassa viene definito in «aperta contraddizione con l'accordo di programma che prevedeva chiare clausole sociali a tutela dell'occupazione».
Alberto Parodi
Un summit con il ministro Bersani per esaminare il piano industriale
l' iniziativa
Cairo. Un tavolo ministeriale in cui passare al setaccio il piano industriale dell'azienda, e soprattutto il congelamento della cassa integrazione ordinaria per 120 dipendenti, a rotazione, a fronte di un organico di 450, con 180 già in cassa straordinaria per due anni. Il caso Ferrania è approdato ieri sul tavolo del ministro allo Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Il presidente della Regione, Claudio Burlando, accompagnato dai suoi assessori Carlo Ruggeri (Urbanistica) e Renzo Guccinelli (Industria) hanno affrontato con Bersani la vertenza che riguarda lo stabilimento valbormidese in crisi, oltre alla Piaggio. Al termine del summit la promessa strappata al ministro di aprire a Roma un tavolo per verificare e approfondire i contenuti del piano industriale che la proprietà di Ferrania (gruppo Fitra, ad Giovanni Gambardella) ha consegnato nei giorni scorsi alla segreteria tecnica, formata da rappresentanti di Regione, Provincia e Comune, chiamata a vigilare sul rispetto degli accordi di programma. Disponibilità da parte del ministro Bersani ad inserire all'ordine del giorno la vertenza Ferrania, coinvolgendo la proprietà, ma soprattutto chiedendo il congelamento del provvedimento prima di affrontare ogni questione. Oggi pomeriggio Burlando relazionerà sullo stato dell'arte e sugli esiti della sua missione romana alle 18, in un dibattito al Festival dell'Unità di Savona. Intanto le segreterie provinciali di Filcem, Femca e Uilcem hanno diramato una nota per spiegare lo sciopero e il presidio permanente dei cancelli, almeno sino ad oggi: «Ancora una volta siamo stati costretti a proclamare lo sciopero dei lavoratori, in risposta all'atto unilaterale dell'azienda che ha voluto mettere in Cigo 120 persone, senza un accordo con le Ooss». Un atto senza precedenti secondo il sindacato. «Questo è un fatto gravissimo, unico nella storia delle relazioni sindacali in Ferrania, che impone a tutti i lavoratori di dare una risposta forte e decisa, fino a quando non sarà modificata la posizione dell'azienda».