Caso Letimbro, allarme rosso in Comune «Chiederemo aiuto alla Regione e a Roma» IL SECOLOXIX
Emergenza inquinamento per l'olio "pcb". L'assessore: «Mi attiverò subito». Già affidato ad un geologo il campionamento del greto
«Della situazione del Letimbro non sapevo nulla. E' certamente molto grave e va affrontata subito senza perdere altro tempo. Mi sono fatto spiegare dai tecnici la situazione e prenderò al più presto contatti con la Regione per chiedere un incontro. E' chiaro che senza l'aiuto della Regione, e magari anche del Ministero, come Comune potremo fare molto poco per risolvere l'emergenza».
Ieri mattina il caso dell'olio minerale "pcb" che l'Arpal ha scoperto in tre diversi punti del greto del Letimbro ha tenuto banco prima della giunta comunale. E' stato l'assessore ai lavori pubblici Livio Di Tullio a relazione i colleghi su quanto riferito dagli uffici comunali che hanno tenuto finora i contatti con l'Arpal. Gli ha detto che questo olio minerale, che spaventa in quanto cancerogeno, è stato probabilmente versato nel greto nell'epoca in cui funzionavano le industrie savonesi e si è andato a depositare sotto terra, ad alcuni metri di profondità, in concentrazioni allarmanti ma con una disposizione ancora incerta (lungo tuto l'alveo? Solo in alcuni punti precisi?). E' stato scoperto solo adesso per caso: nei mesi scorsi doveva partire uno scavo sul Letimbro e così sono state chieste all'Arpal analisi sul materiale che hanno evidenziato il pcb.
Da allora la macchina dell'emergenza si è comunque messa in moto. Il dirigente capo dei lavori pubblici, Luciano Campagnolo, ha già assegnato un incarico ad un geologo che sta facendo uno studio approfondito su tutto il greto per capire in che quantità, e dove, è presente questo "pcb". E contestualmente è stato preso contatto con gli uffici regionali competenti per anticipare il problema e rinviare l'incontro organizzativo sul da farsi al momento in cui le analisi chiariranno l'entità dell'inquinamento.
«A quel punto, non appena avremo un quadro chiaro, ci dovremo dare da fare per cercare le risorse per intervenire - spiega l'assessore Costantino - dobbiamo lavorare sulla Regione ma anche su Roma perchè senza un aiuto economico la bonifica del greto, quale che sia la dimensione dell'area da bonificare, non potremo farla in nessun modo».
«La speranza è che la concentrazione massiccia di pcb che l'Arpal ha trovato sia isolata in pochi punti - spiegano in Comune - se dovessimo trovarne tracce diffuse in tutto l'alveo l'intervento di smaltimento diverrebbe costosissimo: di milioni e milioni di euro».
Il tempo stringe anche perché, in attesa di risolvere l'emergenza, il Letimbro resterà completamente tabù per ogni tipo di intervento, lavoro, scavo. Non si potrà fare nulla e un appalto è già stato cancellato per mancanza dei requisiti di sicurezza. «Per fortuna il problema dell'olio non riguarda i cantieri sui ponti per allargare l'argine - concludono in Comune - Quello di corso Mazzini è appena partito e potrà proseguire regolarmente. Ma certo senza risolvere prima il problema inquinamento ogni emergenza sul Letimbro ci metterà in grave crisi. Per questo dobbiamo fare prestissimo».
Dario Freccero


19/07/2006