Riviera a numero chiuso nei fine-settimana estivi, almeno
per quanto riguarda le auto e soprattutto i camper.
Una proposta per certi versi choc, che da un po' di tempo
viene sussurrata da più parti ma che ora potrebbe anche
diventare realtà. Troppi, infatti, i problemi legati alla
mancanza di parcheggi e alla viabilità, ma non bisogna
dimenticare neppure l'aspetto dell'igiene, che ogni sabato e
domenica si verificano nelle località della Riviera savonese.
prese d'assalto da turisti "mordi e fuggi" che ben poco
contribuiscono a salvare i bilanci degli operatori turistici
e commerciali indigeni.
Una proposta, quella di arrivare al numero chiuso dei
veicoli, un po' come accade a Portofino, che trova concorde
Angelo Galtieri, presidente provinciale degli albergatori.
«E' una proposta che ormai deve esser portata avanti in
maniera seria e concreta dagli amministratori comunali -
sottolinea Galtieri - Si tratterebbe di un passo avanti
importantissimo per garantire quei turisti che vogliono
godere del territorio e del nostro mare in maniera seria,
lasciando dietro loro anche della ricchezza e non soltanto
problemi e rifiuti da pulire come purtroppo avviene con i
turisti mordi e fuggi. Ritengo si tratti di un progetto di
alto profilo e di alto interesse per la categoria
economicache rappresento. Non si tratta infatti di un
semplice problema di mancanza di parcheggi e traffico nel
caos, ma anche di ragioni di igiene e sicurezza del
territorio. Credo sia giunta l'ora che i sindaci si
riuniscano per affrontare l'argomento».
Quella delle località balneari rivierasche a numero chiuso,
sempre per quanto riguarda le auto e soprattutto i camper, è
una proposta condivisa da numerosi amministratori comunali.
«Avanti così non è più possibile andare - afferma Giuseppe
Giuliano, primo cittadino di Laigueglia - è giuntal'ora di
riunirci per cercare di fare qualcosa. Quella del numero
chiuso dei veicoli ai quali consentire l'ingresso nelle
nostre località mi pare una buona idea, anche se bisogna
vedere sino a che punto può essere concretizzata».
Positivo anche il giudizio di Marco Melgrati, sindaco di
Alassio. «Condivido in pieno l'idea - spiega Melgrati -
perchè consentirebbe di rendere le località rivierasche più
vivibili. Al tempo stesso bisogna però dire che mi sembra
difficile da realizzare, soprattutto per la conformazione
delle nostre città che non hanno, come Venezia o Portofino,
un'unica via di accesso».
Più articolato il pensiero di Flaminio Richeri, sindaco di
Finale. «Arrivare al numero chiuso sarebbe stupendo ma non
so se sia fattibile - sottolinea Richieri - piuttosto si
potrebbe pensare ad attuare altre iniziative, come in parte
noi abbiamo già fatto, per cercare di limitare il flusso dei
turisti mordi e fuggi, come aumentare il costo della sosta e
attrezzare le spiagge libere facendo pagare l'ingresso».
Gianluigi Cancelli
03/07/2006
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