Albissola Marina. Una colata di cemento che seppellirebbe le
colonie di posidonia e darebbe il colpo di grazia al sistema
viario tra Albissola e Savona, già oggi al collasso.
È così che i rappresentanti dei movimenti ecologisti hanno
definito il progetto per la realizzazione del nuovo porto
turistico della Margonara, nel corso del dibattito pubblico
intitolato "Porto turistico della Margonara, occasione di
riqualificazione o eco mostro?" organizzato dai circoli
albissolesi di Rifondazione comunista e dei Verdi l'altra
sera. Naturalmente di diverso avviso il presidente
dell'Autorità portuale, Cristoforo Canavese, che già alla
vigilia aveva definito l'attacco degli ambientalisti poco
comprensibile: «Nessuna di queste associazioni ha mai
chiesto un incontro per approfondire e discutere questi
temi», aveva dichiarato Canavese aggiungendo che il tratto
di costa interessato non è un'area di interesse
naturalistico, ma è già degradata.
L'altra sera oltre sessanta persone si sono radunate nella
sala congressi di via Dell'Oratorio, ad Albissola Marina,
per ascoltare Carlo Vasconi (Verdi), presidente della
Commissione regionale assetto e utilizzazione del
territorio, Vilma Parodi (Prc), vicepresidente della
Provincia di Savona, i delegati di Italia Nostra, Wwf,
Legambiente, "Il lanternino verde" e "A Madunnetta", queste
ultime nate proprio per difendere il tratto di costa
interessato dal progetto. Alla riunione hanno partecipato
anche il sindaco Stefano Parodi, i capigruppo di opposizione
Luigi Silvestro e Angelo Gervasio, e l'ex consigliere
comunale (ed ex candidato sindaco) di Savona, Roberto Cuneo.
I rappresentanti degli ambientalisti hanno sottolineato il
rischio di soffocare nel cemento le colonie di posidonie, ma
anche di tartufi di mare e perfino ostriche, che costellano
il tratto di mare tra Albissola e Savona, anche sottocosta.
«Questa "prateria" a livello italiano e comunitario viene
salvaguardata dovunque - hanno detto - sarebbe assurdo
cancellarla proprio qui da noi dove c'è una testimonianza
stupenda». «Inoltre - spiega Mario Gaggero, segretario del
circolo Prc di Albissola - l'attuale viabilità non potrà
sostenere il traffico generato dal porto e dai nuovi
insediamenti previsti. Abbiamo ben capito che l'Aurelia bis
è ormai sepolta e, ora, non ci sono alternative ad una
strada che è già al limite della saturazione». Altro
incontro è già previsto a settembre.
Giovanni Vaccaro
08/07/2006
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