Arriva il mini-assessore ai giovani il sindaco: dobbiamo dialogare con loro
Delega, senza gettone, al comunista Federico Larosa, 20 anni. Approvato dalla giunta il rendiconto 2005  IL SECOLOXIX
Largo ai giovani. Il sindaco Federico Berruti, man mano che procede nelle nomine, sembra attenersi a un doppio criterio: il manuele Cencelli in una mano - in modo da accontentare tutti, i tanti, forse troppi, partiti della coalizione - e l'atto di nascita degli alleati nell'altro.
All'Ata ha mandato in consiglio, sotto l'ala del tutt'altro che inesperto neopresidente Nanni Ferro, tre consiglieri tra i 30e i 40 anni: il verde Marco Brescia, il mastelliano Marco Padovani, il dipietrista Davide Giribaldi. Tre partiti minori - rimasti fuori dal consiglio - accontentati e, insieme, un deciso abbassamento dell'età media del consiglio.
Ora l'operazione prosegue con il consigliere comunale Federico Larosa, dei Comunisti italiani. Ieri, il sindaco gli ha affidato la delega («senza gettone», hanno tenuto a sottolineare entrambi gli interessati) al rapporto con i giovani. Larosa è un Comunista italiano, il Pdci è rimasto fuori dalla giunta (unico, insieme a Gente di Liguria, tra i partiti di maggioranza rappresentanti in consiglio a non entrare nell'esecutivo) e trova così una prima compensazione. Ma, d'altronde, Larosa ha appena 20 anni (ne compirà 21 il 19 luglio). E, scegliendolo per questo incarico, il sindaco ha voluto lanciare un altro dei suoi segnali.
«Lo avevamo spiegato già nel nostro programma elettorale - ha esordito Berruti - La politica da sola non può certo riuscire nell'impresa di invertire il trend demografico. Ma può fare la sua parte: Savona sconta una diminuzione assoluta di abitanti e, dal punto di vista delle classi di età, un invecchiamento della popolazione». Ha aggiunto Berruti. «Scendere sotto una certa soglia di abitanti significa non avere più la "massa critica" per reggere certe operazioni. Perdere i giovani significa invece diminuire il proprio potenziale di innovazione». Spiega Berruti:â??«Intendo dire che vogliamo fare il possibile per rendere la città più adatta a trattenere i giovani che normalmente vanno via o ad attrarli da fuori». Conclude il sindaco: «Un ragazzo così giovane può servire a intelaiare rapporti anche informali con i giovani e gli adolescenti. Un mondo che sottrotraccia è abbastanza creativo e si autorganizza, che è undergound ed, per sua natura, è giusto che rimanga tale, ma che ha anche bisogno di momenti di dialogo, come ad esempio sulla necessità di spazi, di iniziative».
Ieri la giunta ha anche approvato il rendiconto 2005, ereditato dalla passata amministrazione.
Tra i dati che emergono, il fatto che sono state finanziate opere pubbliche per quasi 10 milione 800 mila euro. Si tratta dell'ex Solimano in Darsena, della bretella via alla Rocca e Tissoni, la sistemazione di piaza del Brandale, via Gramsci (progetto Panizza e Champagne), area camper di via Nizza, recupero dell'area Monticello, lavori al cimitero di San Bernardo, interventi strutturali sul Letimbro, lavori alle fognature e alle strade comunali. Tra le spese, i contratti di servizio (leggi Ata) per lo smaltimento orifiuti, verde pubblico, oltre al trasporto locale e alla Depurazione acque, 11 milioni di euro. Tra òle. Tra le entrate tributarie, 12 milioni 700 mila euro per l'Ici (con un recupero di 118 mila euro di evasione pregressa), 400 mila per l'addizionale sul consumo di energia elettrica. La tassa sui rifiuti ha comportato introiti per 8 milioni 600 mila euro. I tributi per permessi di costruire quasi 3 milioni 200 mila euro, più del doppio di quanto inizialmente previsto nel bilancio.
An. Gran.