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Che il carcere Sant'Agostino sia una struttura inadeguata e
decadente è un dato di fatto. Che i detenuti vivendoci
scontino quasi una doppia pena - oltre alla restrizione
anche i gravi disagi - è un altro dato di fatto. Che presto
verrà dismessa e sostituita da una struttura moderna e
funzionale, è più che una speranza visto che il progetto per
il nuovo carcere sta facendo passi avanti. Ma di fatto oggi
il carcere di piazza Monticello è un luogo angusto,
umidissimo, senza aria né luce, dove i detenuti vivono in
condizioni a dir poco precarie, praticamente disumane. E' il
contrario di un posto accogliente ma anche il contrario di
un posto civile: basta andare a visitare le celle
sotterranee dove i detenuti vivono in stanze quasi senza
finestre dove l'unica fonte di luce e d'aria sono altissimi
lucernai attaccati al soffitto. Cantine, insomma: umide e
sempre buie.
Ora poi col caldo le celle del carcere assomigliano a un
girone infernale. Ed è per questo che i detenuti (in questo
momento per fortuna non è sovraffollato: ce ne sono una
cinquantina) hanno scritto una lettera alla direzione
carceraria per chiedere una cosa che può sembrare banale ma
per loro è fondamentale. Hanno chiesto l'apertura, di notte,
di quello che in gergo si chiama il "blindo", ovvero la
porta blindata che chiude tutte le celle.
«Di notte in cella non si respira - hanno scritto - fa un
caldo soffocante e non circola minimamente aria perchè le
finestre sono alte e sottili e il blindo impedisce qualsiasi
ricircolo. Visto e considerato che oltre al blindo c'è la
pesantissima cancellata che chiude tutte le stanze, e quindi
non c'è certo il pericolo di uscire, chiediamo se è
possibile tenerlo aperto di notte per migliorare la già
precaria situazione dell'aria. In passato, oltretutto, è già
rimasto aperto d'estate».
La lettera l'hanno firmata in tanti: sia i detenuti
ordinari, sia quelli in semi-libertà. Ma invano. La risposta
è stata negativa. «Ci hanno detto che l'apriranno ad agosto
- fanno sapere - ma il perché, non si sa. Come se dal
prossimo mese facesse più caldo di oggi. E' oggi che si
soffoca». E concludono: «In passato il blindo veniva aperto
anche luglio, perché ora limitarsi ad agosto. E' una
mancanza di sensibilità assurda, non chiediamo la luna, solo
di respirare di notte».
Il problema riguarda tutte le celle ma si fa sentire
soprattutto in quelle sotterranee, vere e proprie cantine
umidissime dove la detenzione è insopportabile. Non a caso
sono reclusi qui quelli in semilibertà che rientrano in
carcere solo alla sera ed escono al mattino presto perché
tutto il giorno senza aria non potrebbero resistere. Ma
anche nelle "sezioni" al piano di sopra la situazione non è
migliore, e di notte si soffoca. Per chiarire l'emergenza
basti dire che una delle lamentele ricorrenti è che i
detenuti, di sera, trovano le brande completamente zuppe per
l'umidità che scende dal soffitto. «E con la porta blindata
chiusa, si crea un effetto condensa che sembra un forno»
concludono. Ma per ora la situazione non cambierà.
Dario Freccero
05/07/2006
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