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Esce Di Tullio, entra Rossello. E' stato un avvicendamento
previsto, quello di ieri ai vertici della Cgil, ma aveva
comunque il pathos della svolta. Era l'ora di pranzo quando
il comitato direttivo della Camera del Lavoro, riunitosi
presso la scuola edile, ha eletto Francesco Rossello con 50
voti (4 contrari e 2 astenuti). Un'investitura convinta.
Un'incoronazione. Sarà lui il segretario generale della Cgil,
dovrà portare avanti il sindacato che Livio Di Tillio ha
gestito con piglio, personalità e capacità.
Trentacinque anni, savonese doc, residente a Quiliano,
figlio di quel Felice che è noto autore tv (Quelli che il
calcio), "Franz" Rossello è nella Cgil da poco ma ha saputo
scalare il vertice grazie a preparazione e intelligenza ma
anche disponibilità, calore umano, simpatia.
Nel sindacato è entrato nel '98 come responsabile del Cid
Cgil (centro informazioni disoccupati) e poi ha ricoperto
gli incarichi di responsabile del mercato del lavoro e nel
2001 di funzionario d'organizzazione delle iniziative per le
celebrazioni dei 100 anni della Camera del lavoro savonese.
L'anno dopo è passato alla segreteria della Filcea
(chimici), di cui è diventato segretario all'inizio del
2004. Tante le vertenze che lo hanno visto protagonista:
Ferrania, Acna di Cengio, Tirreno Power.
Nella sua relazione Rossello ha segnalato le questioni
economiche da affrontare e la crisi industriale della
provincia. E annunciato: «Inizierò al più presto un giro di
consultazioni tra tutte le categorie ed i settori economici
- ha detto - prima di fare, ho esigenza di rendermi conto
precisamente della situazione».
D. Frec.
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