Si spacca il fronte ambientalista IL SECOLO XIX
Polemiche in Valbormida alla vigilia del corteo contro le centrali. Possibile una seconda giornata di protesta
I Verdi diserteranno la manifestazione appoggiata dalla lista "A sinistra per Savona"
 
Cairo. Due manifestazioni in un mese, una all' inizio e l'altra alla fine di luglio, per dire no alla centrale a carbone progettata per Ferrania.
Spaccatura nel fronte ambientalista valbormidese. Un corteo con una delegazione di No Tav è previsto per il 1 luglio a Cairo; invece un'occupazione simbolica, con una festa popolare, delle aree della Marcella (su cui dovrebbe sorgere la centrale) a Ferrania per il 30 luglio, promossa dai Verdi.
Due appuntamenti che divideranno associazioni, comitati e partiti che nei mesi scorsi avevano dato vita ad una Consulta per l'ambiente che avrebbe dovuto raggruppare tutta la galassia impegnata contro i progetti di centrali, discariche e inceneritori in Valle Bormida e che adesso si presenta divisa al suo interno. Giovedì scorso, al termine di un lungo vertice tenutosi a Ferrania, fra associazioni e comitati locali e i Verdi (presente il consigliere regionale Carlo Vasconi) è stato deciso di non aderire al corteo del 1 luglio organizzato a Cairo sul tema "Liberare la Valle Bormida e la Provincia di Savona", che doveva essere una manifestazione unitaria, nelle intenzioni degli organizzatori, capitanati dall'associazione Are (Energie Rinnovabili) con l'appoggio di "A sinistra per Savona" per dire "no al partito degli affari- per uno sviluppo economico che salvaguardi l'occupazione, l'ambiente e la salute". Invece i Verdi insieme alla maggior parte della Consulta ("Per Ferrania", "Salute, Ambiente e Lavoro", "Osservatorio Popolare per la Qualità della Vita" e "Progetto Vita e Ambiente") per il 30 luglio hanno previsto un'occupazione simbolica delle aree Ferrania. Un presidio a cui saranno invitati anche i sindaci della vallata. Al comitato che organizza il corteo del 1 luglio, promosso da Are Valle Bormida, portavoce Giuseppe Boveri, tra i soci fondatori della Consulta, invece hanno aderito anche WWF Liguria, Vivere Vado, Cobas, Cub, associazione Lavanestro e Oltre, Moda, associazioni della Valbormida piemontese, i gruppi consiliari de "L'Altra Cairo" e de "L'Altra Finale", Medicina democratica di Milano, e Forum ambientalista di Genova.
A. P.


24/06/2006