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Due assessori in meno, un city manager in più, un partito e
mezzo arrabbiato ("Gente di Liguria" e mezza Margherita), un
mal di pancia digrignato.
E' una giunta un po' più magra, un po' meno rosa, un po' più
nervosa e sicuramente più alta quella che Federico Berruti
ha consegnato ieri agli annali della città. Più magra perché
rispetto al precedecessore Ruggeri ha perso due assessori:
«Per un compattamento delle deleghe in chiave risparmio» ha
spiegato Berruti. Meno rosa perchéè passata da due a una
sola donna: ieri Lorena Rambaudi e Vilma Pennino, oggi solo
Lucia Bacciu. Più alta perché avrà un gigante a volare
altissimo: Jorg Costantino, 193 cm, di Rifondazione
Comunista, che dall'Everest della sua quota si occuperà di
ambiente, protezione civile e pace. Per fortuna non di
guerra. «No, solo di pace - scherza il neo assessore - a
dispetto della stazza sono sempre stato mite. E poi come
Rifondazione abbiamo abbracciato la non violenza».
E' una squadra che cercherà di fare tanto spendendo poco. Il
sindaco Federico Berruti, pur simpatizzando Juventus, ha in
mente una squadra rivelazione: poca spesa e tanta sostanza.
Vuole lo scudetto dei servizi alla persona: pulizia,
parcheggi, verde. Come si vince? «Per cominciare
risparmiando sugli assessorati - ha spiegato - e poi
ottimizzando tutto il resto».
Per risparmiare al bilancio ha messo il più giovane del
gruppo: Luca Martino, Ds, 34 anni, che farà bene «se sarà
spilorcio, anzi spilorcissimo» ha scherzato Berruti. Mentre
il vicesindaco sarà il segretario Sdi Paolo Caviglia, «che
non sarà solo il mio sostituto ma il mio più stretto
collaboratore». Caviglia avrà le deleghe ai rapporti
istituzionali, alla sicurezza e alle società partecipate.
Ruoli che avrebbe voluto per se l'ex vicesindaco Francesco
Lirosi che invece si è accontentato di un assessorato
"farcito" dalla responsabilità dei quartieri. Ma guai a
dirgli che nella foto aveva un sorriso sbiadito: «Non
cominciano a vedere polemiche - ha replicato secco Lirosi -
Mi è stato chiesto se ero disponibile per un progetto
definito dal sindaco prioritario: la città dei quartieri.
Dopo attenta valutazione ho detto sì. E questo significa che
sono soddisfatto. Punto».
Ai lavori pubblici e mobilità è andato l'ex segretario Cgil
Livio Di Tullio che avrà il settore forse più delicato ma
non perde l'umiltà. «Sono all'esordio, cercherò di fare del
mio meglio» ha detto a caldo. Da oggi il suo ruolo nella
Cgil sarà ricoperto da un altro enfant prodige della città:
"Franz" Rossello, 35 anni, che ha bruciato più tappe di
quante ne bruciava Indurain con la bicicletta. Completano la
squadra l'avvocato ed ex assessore all'urbanistica Franco
Aglietto, che ora si occuperà di sviluppo economico e affari
legali. E Rosario Tuvè, della Margherita, che ha preso
l'urbanistica, l'edilizia privata, il patrimonio e
l'economato. E poi l'unica donna: Lucia Bacciu, da Vado alle
politiche sociali di Savona.
«E' una squadra equilibrata e unita - ha commentato il
sindaco Berruti - così l'avevo in mente e sono soddisfatto
di averla realizzata nei tempi previsti. Non è escluso che,
spesa permettendo, affideremo qualche incarico ad alcuni
consiglieri. E comunque è mia intenzione convocare un
consiglio politico di maggioranza che comprenda anche i
partiti non rappresentati né in giunta né in consiglio.
Qualche scelta, dolorosa, è stata fatta, ma voglio ricucire
con tutti».
Per se il sindaco ha tenuto la pianificazione, il personale
e la cultura. «La cultura avrà un ruolo centrale - ha
concluso - ho in mente un tavolo della cultura».
Dario Freccero
20/06/2006
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