Berruti: ecco la mia giunta  IL SECOLOXIX
Presentato ieri il nuovo esecutivo. Otto uomini, una sola donna. Priorità? «Pulizia della città, verde e parcheggi. E poi voglio un tavolo della cultura»
Due assessori in meno, tagli alle spese inutili: «Dobbiamo dare tanto spendendo poco»
 
Due assessori in meno, un city manager in più, un partito e mezzo arrabbiato ("Gente di Liguria" e mezza Margherita), un mal di pancia digrignato.
E' una giunta un po' più magra, un po' meno rosa, un po' più nervosa e sicuramente più alta quella che Federico Berruti ha consegnato ieri agli annali della città. Più magra perché rispetto al precedecessore Ruggeri ha perso due assessori: «Per un compattamento delle deleghe in chiave risparmio» ha spiegato Berruti. Meno rosa perchéè passata da due a una sola donna: ieri Lorena Rambaudi e Vilma Pennino, oggi solo Lucia Bacciu. Più alta perché avrà un gigante a volare altissimo: Jorg Costantino, 193 cm, di Rifondazione Comunista, che dall'Everest della sua quota si occuperà di ambiente, protezione civile e pace. Per fortuna non di guerra. «No, solo di pace - scherza il neo assessore - a dispetto della stazza sono sempre stato mite. E poi come Rifondazione abbiamo abbracciato la non violenza».
E' una squadra che cercherà di fare tanto spendendo poco. Il sindaco Federico Berruti, pur simpatizzando Juventus, ha in mente una squadra rivelazione: poca spesa e tanta sostanza. Vuole lo scudetto dei servizi alla persona: pulizia, parcheggi, verde. Come si vince? «Per cominciare risparmiando sugli assessorati - ha spiegato - e poi ottimizzando tutto il resto».
Per risparmiare al bilancio ha messo il più giovane del gruppo: Luca Martino, Ds, 34 anni, che farà bene «se sarà spilorcio, anzi spilorcissimo» ha scherzato Berruti. Mentre il vicesindaco sarà il segretario Sdi Paolo Caviglia, «che non sarà solo il mio sostituto ma il mio più stretto collaboratore». Caviglia avrà le deleghe ai rapporti istituzionali, alla sicurezza e alle società partecipate. Ruoli che avrebbe voluto per se l'ex vicesindaco Francesco Lirosi che invece si è accontentato di un assessorato "farcito" dalla responsabilità dei quartieri. Ma guai a dirgli che nella foto aveva un sorriso sbiadito: «Non cominciano a vedere polemiche - ha replicato secco Lirosi - Mi è stato chiesto se ero disponibile per un progetto definito dal sindaco prioritario: la città dei quartieri. Dopo attenta valutazione ho detto sì. E questo significa che sono soddisfatto. Punto».
Ai lavori pubblici e mobilità è andato l'ex segretario Cgil Livio Di Tullio che avrà il settore forse più delicato ma non perde l'umiltà. «Sono all'esordio, cercherò di fare del mio meglio» ha detto a caldo. Da oggi il suo ruolo nella Cgil sarà ricoperto da un altro enfant prodige della città: "Franz" Rossello, 35 anni, che ha bruciato più tappe di quante ne bruciava Indurain con la bicicletta. Completano la squadra l'avvocato ed ex assessore all'urbanistica Franco Aglietto, che ora si occuperà di sviluppo economico e affari legali. E Rosario Tuvè, della Margherita, che ha preso l'urbanistica, l'edilizia privata, il patrimonio e l'economato. E poi l'unica donna: Lucia Bacciu, da Vado alle politiche sociali di Savona.
«E' una squadra equilibrata e unita - ha commentato il sindaco Berruti - così l'avevo in mente e sono soddisfatto di averla realizzata nei tempi previsti. Non è escluso che, spesa permettendo, affideremo qualche incarico ad alcuni consiglieri. E comunque è mia intenzione convocare un consiglio politico di maggioranza che comprenda anche i partiti non rappresentati né in giunta né in consiglio. Qualche scelta, dolorosa, è stata fatta, ma voglio ricucire con tutti».
Per se il sindaco ha tenuto la pianificazione, il personale e la cultura. «La cultura avrà un ruolo centrale - ha concluso - ho in mente un tavolo della cultura».
Dario Freccero


20/06/2006