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La Asl 2 savonese contribuirà per poco più di 500 mila mila
euro a ripianare il "buco" nei conti della sanità ligure. E
lo fa ipotizzando di vendere gli immobili di proprietà
attualmente inutilizzati. L'Azienda ospedaliera Santa Corona
di Pietra, invece, non ha "gioielli" di questo tipo da
mettere sul mercato e, quindi, metterà a disposizione poco
più di 20 mila euro in termini di risparmi razionalizzando
l'organizzazione del lavoro. La giunta regionale ha varato
le delibere anti-deficit per recuperare in tutta la Liguria
circa 85 milioni di euro.
Ecco il compito che si è assunta la Asl 2. Due gli elenchi
formati: nel primo ci sono gli immobili da alineare
direttamente; nel secondo quelli da valorizzare magari da un
cambio di destinazione d'uso. Nel primo caso ci sono
un'abitazione su piazza Martiri della Libertà a Savona: è
quella che un tempo ha ospitato il centro elaborazione dati
della Asl, inserita nel Palazzo del Sole nel quale si entra
da Galleria Aschero. Poi c'è la chiesa di San Matteo a
Varazze davanti alla Rsa del Santa Maria in Bethlem (il
valore non è stato calcolato), più la porzione di un
immobile adibito ad alloggio per famiglie disagiate. Nel
secondo elenco figurano l'ex ospedale San Giuseppe in via
Pontevecchio a Millesimo. L'immobile di via Torino a Finale
Ligure dove c'è la medicina di base che sarà trasferita al
Ruffini; in questo caso il Comune ha già mostrato interesse
all'acquisto. Due piccoli appezzamenti di terreno, in via
Valloria a Savona e ad Alassio. Del primo, il Comune di
Savona aveva formulato l'ipotesi di collocarvi un'isola
ecologica, per poi pensare ad altro.
A. V.
19/06/2006
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