Giunta, i partiti condizionano le scelte del sindaco  IL SECOLOXIX
Berruti pensa di ridurre gli assessori
Giunta stretta, giunta larga. Questo il tema che ha tenuto impegnati il neoeletto sindaco di Savona Federico Berruti e i partiti che lo sostengono.
Nelle ultime ore sembra, dunque, profilarsi una giunta costituita da solo otto assessori: tre in quota ai Ds (Di Tullio, Bacciu, Martino), due alla Margherita (Lirosi e Giraudo), uno alla Rosa nel Pugno (Caviglia), uno a Rifondazione (Costantino), uno al sindaco. Fuori, dunque, come previsto, sia Gente di Liguria che Comunisti Italiani.
Tra i nomi dei papabili si č sfilato quello di Ferdinando Molteni, accreditato da molti come prossimo assessore alla cultura. In una nota Molteni ha precisato: «Da qualche giorno il mio nome circola, anche sui giornali, in relazione ad un possibile incarico come assessore alla cultura del Comune di Savona. L'indicazione del mio nome sarebbe espressione di un variegato mondo di operatori e associazioni. Sono grato a chi ha individuato in me una figura capace di garantire il loro lavoro e un futuro alla politica culturale cittadina e a quanti mi hanno espresso esplicitamente il loro sostegno. Tuttavia, motivi di carattere personale e professionale, mi obbligano a negare la mia disponibilitą per un incarico di quel tipo. Mi permetto, inoltre, di precisare che la dizione "uomo del sindaco", sovente anteposta al mio nome nelle cronache giornalistiche non corrisponde alla realtą dei fatti, essendo i miei rapporti con l'attuale primo cittadino di Savona di stima ma sostanzialmente formali».
Inevitabile, ora, il toto-assessore alla cultura, una delega cui il sindaco attribuisce un grande significato. Probabile, a questo punto, che il primo cittadino la tenga per sč, come fece gią Carlo Ruggeri ai tempi del suo primo mandato.
Federico Berruti sembra, dunque, aver ceduto alle pressioni provenienti dai partiti maggiori e si troverą, con ogni probabilitą, a governare la cittą, nonostante l'indubbio successo personale, con una giunta scaturita quasi totalmente dalle segreterie dei partiti.
Tra le questioni ancora aperte, quella relativa alla presidenza del Consiglio, carica che potrebbe andare a Franco Aglietto, assessore uscente battuto, nella corsa alle poltrone, da Luca Martino per una manciata di preferenze.
La giunta, salvo colpi di scena delle prossime ore, sarą ufficializzata nelle prossime quarantott'ore.
R. S.


13/06/2006