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Nanni Ferro asso pigliatutto. Altro che assessore. Per lui
il sindaco Federico Berruti disegna un futuro da uomo chiave
della neonata amministrazione. Lo vuole non solo direttore
generale del Comune, ma anche presidente di Ata Spa. Una
società vitale per il futuro della città sulla quale il
sindaco non ha nascosto, sin dalla notte delle elezioni, di
voler mettere mano in modo radicale. Ferro, insomma, come il
braccio operativo del sindaco, il vero uomo forte
dell'amministrazione, destinato nei fatti a compensare una
giunta che nasce debole. Ata versa da tempo in condizioni
difficili. E la controversa vicenda della discarica di Cima
Montà - destinata a chiudere definitivamente tra non molti
mesi - obbliga il Comune a ripensarne il ruolo, le funzioni,
i destini. Avrà un ruolo chiave come braccio operativo del
Comune e la scelta di Ferro nella doppia veste di city
manager e presidente Ata rappresenta una scelta strategica
in questa direzione. La giunta è definita nei nomi, con gli
strascichi ormai noti. Consumata la pesante rottura con
Marco Bertolotto e la Provincia (ma anche con il
vicepresidente regionale Massimiliano Costa), ieri Berruti
ha tenuto gli ultimi incontri con i gruppi più piccoli.
Particolarmente teso quello con la lista Pittaluga. Ma la
scelta di Ferro per Ata approfondirà, è certo, il solco con
la Provincia che ha già detto di voler contare di più in Ips
e non ha nascosto ambizioni sulla stessa Ata. E' in questo
clima, del resto, che ieri si è consumata la presentazione
di "Polis per il Partito Democratico" che dovrebbe unire il
fronte riformista del centrosinistra: nel suo intervento
Bertolotto si è tolto qualche sassolino, sottolineando come
le cose, a Savona «non stiano andando benissimo». Lunedì
mattina, comunque, ci sarà la proclamazione ufficiale
dell'esecutivo. I nomi sono quelli noti: Paolo Caviglia, RnP,
vicesindaco. Poi Franco Lirosi (quartieri) e Rosario Tuvé
(urbanistica) per la Margherita, Jorg Costantino (ambiente)
per Rifondazione, Franco Aglietto (Sviluppo e commercio),
Luca Martino (sport), Lucia Bacciu (servizi sociali) e Livio
Di Tullio (lavori pubblici e trasporti) per i Ds. Già fatti
i giochi anche per le deleghe, eccezion fatta per bilancio e
cultura, che pencolano tra Aglietto e Martino. Favorito
Aglietto per la cultura, Martino per il bilancio. Il
sindaco, inoltre, spacchetterà dall'urbanistica la
pianificazione strategica, tenendola per sé.
Antonella Granero
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