Nanni Ferro, l'asso pigliatutto
Sarà l'uomo chiave della neonata amministrazione. La nuova giunta verrà proclamata dopodomani
Berruti lo vuole direttore generale del Comune e presidente dell'Ata
IL SECOLOXIX
 
Nanni Ferro asso pigliatutto. Altro che assessore. Per lui il sindaco Federico Berruti disegna un futuro da uomo chiave della neonata amministrazione. Lo vuole non solo direttore generale del Comune, ma anche presidente di Ata Spa. Una società vitale per il futuro della città sulla quale il sindaco non ha nascosto, sin dalla notte delle elezioni, di voler mettere mano in modo radicale. Ferro, insomma, come il braccio operativo del sindaco, il vero uomo forte dell'amministrazione, destinato nei fatti a compensare una giunta che nasce debole. Ata versa da tempo in condizioni difficili. E la controversa vicenda della discarica di Cima Montà - destinata a chiudere definitivamente tra non molti mesi - obbliga il Comune a ripensarne il ruolo, le funzioni, i destini. Avrà un ruolo chiave come braccio operativo del Comune e la scelta di Ferro nella doppia veste di city manager e presidente Ata rappresenta una scelta strategica in questa direzione. La giunta è definita nei nomi, con gli strascichi ormai noti. Consumata la pesante rottura con Marco Bertolotto e la Provincia (ma anche con il vicepresidente regionale Massimiliano Costa), ieri Berruti ha tenuto gli ultimi incontri con i gruppi più piccoli. Particolarmente teso quello con la lista Pittaluga. Ma la scelta di Ferro per Ata approfondirà, è certo, il solco con la Provincia che ha già detto di voler contare di più in Ips e non ha nascosto ambizioni sulla stessa Ata. E' in questo clima, del resto, che ieri si è consumata la presentazione di "Polis per il Partito Democratico" che dovrebbe unire il fronte riformista del centrosinistra: nel suo intervento Bertolotto si è tolto qualche sassolino, sottolineando come le cose, a Savona «non stiano andando benissimo». Lunedì mattina, comunque, ci sarà la proclamazione ufficiale dell'esecutivo. I nomi sono quelli noti: Paolo Caviglia, RnP, vicesindaco. Poi Franco Lirosi (quartieri) e Rosario Tuvé (urbanistica) per la Margherita, Jorg Costantino (ambiente) per Rifondazione, Franco Aglietto (Sviluppo e commercio), Luca Martino (sport), Lucia Bacciu (servizi sociali) e Livio Di Tullio (lavori pubblici e trasporti) per i Ds. Già fatti i giochi anche per le deleghe, eccezion fatta per bilancio e cultura, che pencolano tra Aglietto e Martino. Favorito Aglietto per la cultura, Martino per il bilancio. Il sindaco, inoltre, spacchetterà dall'urbanistica la pianificazione strategica, tenendola per sé.
Antonella Granero