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Al Nuovo Filmstudio, si è svolto il congresso provinciale
dell'Arci per scegliere la nuova guida dell'organismo
associativo savonese che conta 82 circoli e quasi 13mila
iscritti: all'unanimità i delegati hanno eletto presidente
per i prossimi quattro anni Giovanni Durante. Formalmente
Durante va a ricoprire la carica di Mimmo Turchi, ma in
pratica succede a se stesso, poiché il ruolo di presidente
provinciale è stato recentemente unificato con quello di
segretario. Giovanni Durante - cellese, 40 anni, sposato e
con un figlio tredicenne - da 16 anni è impegnato nell'Arci
e oggi si appresta a guidare il comitato di Savona. Il suo
mandato, ha spiegato, sarà soprattutto incentrato a
valorizzare l'associazionismo savonese, spronando la
politica locale ad aprirsi nuovamente alla partecipazione
dei cittadini.
«Nel congresso si è ragionato sull'associazionismo savonese
_ ha spiegato il neopresidente _ analizzando le "supplenze"
che il cosiddetto terzo settore svolge nei confronti del
settore pubblico: oltre ai servizi, abbiamo constatato che
si sopperisce soprattutto per quanto riguarda la
partecipazione civile». «La selezione del personale politico
oggi è una procedura ristretta _ ha spiegato Durante _
L'associazionismo coinvolge i cittadini attivamente, ma
fatica ad essere considerato». «Sono tendenze diffuse _ ha
proseguito _ ma nella nostra città sembrano più spiccate,
con un'emergenza della partecipazione che va ad indebolire
il tessuto democratico» . Ecco che Durante critica quello
che ritiene un modello locale: «A Savona, ma anche in
provincia, si è affermato un modello di elite economiche e
politiche che decidono per tutti, pensando che il voto dei
cittadini sia una delega in bianco. Dal congresso è emerso
l'impegno di dare un contributo perché il modello sia
superato e si torni a dare peso alle scelte partecipate».
Per Durante, il successo di Berruti non è un'implicita
approvazione, ma una chance per un mutamento: «Ci si aspetta
molto dal nuovo sindaco specie come cambiamento del metodo
delle decisioni, credo che il voto savonese non sia stato
una conferma al sistema di governare, ma uno stimolo a
invertire la rotta» . E ancora: «Auspico un confronto tra
società civile organizzata e politica, per riuscire a
costruire una società più meritocratica. Il nostro umile
contributo verterà su questi aspetti, per un associazionismo
libero e che serva da contrappeso e stimolo alla politica».
Marco Gervino
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