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«E' già oggi chiaro, purtroppo, che non sarà possibile
soddisfare i creditori, se non in parte, secondo l'ordine di
preferenza stabilito dalla legge». Le parole dell'avvocato
Massimo Cataldo, legale dei commissari dell'amministrazione
Ferrania spa, aprono prospettive drammatiche per l'indotto.
Molte aziende che erano in affari con lo stabilimento in
dissesto, apprendono oggi di aver perso definitivamente il
proprio denaro.
La ragione è quella comune a tanti fallimenti. Il pagamento
dei crediti accertati dal Tribunale di Savona è subordinato
all'esistenza di fondi sufficienti. E nel caso di Ferrania i
fondi non basteranno ad accontentare tutti i creditori alla
porta. Basti pensare che, come puntualizza l'avvocato
Cataldo, «quanto realizzato sinora dalla liquidazione della
Ferrania spa non ha consentito di far luogo ad alcun
pagamento di creditori anteriori alla gestione
commissariale». E spiega: «In altri termini, il pagamento
dei crediti pregressi non è questione di buona volontà e
sollecitudine, bensì soltanto della possibilità che dalla
liquidazione della Ferrania spa si ritraggano risorse
sufficienti a pagare i creditori».
L'avvocato precisa, infine, che «Ferrania Technologie spa ha
acquistato il complesso produttivo di Ferrania spa, ed ha
avviato una propria nuova impresa, e non ha alcuna
responsabilità per il pagamento dei debiti della Ferrania
spa, così come d'altronde. non ha alcun diritto sulle
risorse disponibili della Ferrania spa, fatta eccezione per
i beni che ha acquistato, impegnandosi a versarne il prezzo,
al valore di perizia».
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