La Repubblica

SABATO, 17 GIUGNO 2006

Scende in campo personalmente il grande progettista della Margonara e spazza le polemiche sulla maxicostruzione

Fuksas difende il suo faro savonese

Il grande architetto "spiega" il grattacielo di 120 metri in porto

"Non è un progetto per ricchi e sta bene nel nuovo waterfront che cambia la città"

DAL NOSTRO INVIATO

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MARCO PREVE

SAVONA - «Appartamenti per ricchi? Guardi, il costo di realizzazione è di 1250 euro al metro quadro, quindi il prezzo finale dell´alloggio dipenderà solo da quanto vorrà ricavare il costruttore». Massimiliano Fuksas, uno degli architetti italiani più noti nel mondo, ieri era l´ospite d´onore della presentazione, meglio dell´autocelebrazione da parte dell´Autorità portuale, di una serie di progetti che hanno trasformato e trasformeranno il water front e l´area portuale savonese. Fuksas era stato chiamato per illustrare, dopo le forti polemiche urbanistiche che hanno contraddistinto l´ultima fase della campagna elettorale per il Comune della Torretta, il suo progetto per il porticciolo turistico della Margonara tra Albissola e Savona. Soprattutto per difendere - non dal pubblico della sala dell´Unione Industriali dove erano state invitate le categorie economiche e politiche che del progetto sono le grandi sostenitrici - quel grattacielo da 120 metri che spunterà dal mare e consentirà di realizzare quelle case che garantiscono all´operazione un sicuro ritorno economico.

Bene, Fuksas, che non ha mai nascosto le sue simpatie comuniste, ha respinto l´accusa di aver realizzato un progetto per pochi ricchi («In Italia il ceto medio è una fascia molto larga che raggruppa il 70% della popolazione»), sottolineando che il suo progetto punta soprattutto a creare uno spazio per il passeggio delle famiglie. Quanto al prezzo degli alloggi che nasceranno, ha fornito il costo di costruzione, lasciando poi il pallino agli imprenditori Giovanni Gambardella e Pierre Noiray (della Jean Spada di Nizza, nel 2003 arrestato per una vicenda di fondi neri).

Ma è stato soprattutto sull´aspetto ambientale e urbanistico che si è soffermato Fuksas. Molte erano state le critiche nei confronti del grattacielo, prima fra tutte quelle dell´ex sindaco di Genova Adriano Sansa.

Ma l´architetto ha spiegato che il rapporto tra mare, natura e Aurelia «viene mantenuto perché quei 120 metri bisogna valutarli con le attuali scale di grandezza del vicino porto di Savona dove le navi sono ormai altissime, e poi credo che il mio "faro" sia una struttura esile quasi trasparente, che non ha la pesantezza, ad esempio del Matitone di Genova».

Fuksas ha poi sottolineato come quella parte di costa sia stata abbondantemente rovinata in passato, ed in particolare ha attaccato l´ospedale San Paolo che domina la collina di Valloria. «Quello è un ospedale pubblico dove si cura la gente e la mia è un´operazione privata residenziale? Cosa vuol dire. Quello è un obbrobrio, bisognerebbe imparare dall´ospedale che ha fatto costruire a Milano il mio amico Veronesi».

L´architetto si è detto comunque d´accordo ad un confronto con chi è contrario al progetto e Rino Canavese presidente dell´Autorità portuale ha spiegato che «questo è il progetto, ora tocca agli enti e ai cittadini decidere se lo si vuole realizzare. L´importante è arrivare ad una decisione in tempi brevi».