Le dichiarazioni sono di circostanza, ma il centrodestra è
vicinissimo ad una pericolosa spaccatura per il posto da
vicepresidente del consiglio comunale che il neosindaco
Federico Berruti ha offerto - come segnale di disponibilità
istituzionale - agli sconfitti. La corsa a due - tra
Federico Delfino per Forza Italia e Piero Santi per l'Udc -
è già entrata in una fase di rottura.
«La città, a suon di preferenze, mi ha riconosciuto un certo
ruolo nel centrodestra - dice Santi - Spero prevalga il buon
senso e non la divisione». Le parole sono concilianti nei
toni, ma chiarissime nei contenuti: «Se questo ruolo ci
verrà davvero riconosciuto, ed io attendo per esserne certo,
credo che toccherà a me. E non si tratta di fare una guerra
tra poveri, tanto per capirci è una carica che prevede zero
lire di guadagni, ma di riconoscere un ruolo politico».
Federico Delfino, giovane alfiere di Forza Italia, è
altrettanto chiaro. «Ritengo un segnale positivo che il
sindaco appena insediato abbia pensato alla minoranza -
dichiara - Detto questo c'è un ragionamento politico in
corso, rispetto al quale mi tiro fuori, tra Udc e Forza
Italia». Spiega Delfino: «La vicepresidenza non è soltanto
una questione di preferenze, ma una questione politica: il
partito, di cui sono militante, ci tiene. Abbiamo tre volte
i voti dell'Udc, quindi, dal punto di vista politico, credo
la vicepresidenza debba spettare a Forza Italia, trovando
magari una compensazione, ma non so quale, per l'Udc».
Conclude Delfino: «La decisione spetta alle segreterie
politiche, se mi viene fatta una richiesta, come militante
non posso che obbedire».
La sostanza, insomma, è che nessuno si tirerà indietro. E
che Berruti, con il suo primo atto da sindaco -
apparentemente conciliante - sembra aver ulteriormente
diviso un centrodestra uscito con le ossa rotte dalle urne.
Lo stesso Berruti risponde alle sollecitazioni di chi (Forza
Italia, ma anche l'onorevole Egidio Pedrini dall'interno
della sua coalizione) ha chiesto per l'opposizione non la
vicepresidenza, ma la presidenza del consiglio: «Questa
richiesta non è una bestemmia - dice il sindaco - Ma in una
situazione nella quale i rapporti tra maggioranza e
minoranza non erano imporntati a questa linea di garanzia,
la mia proposta rappresenta di per sè un passo avanti».
Conclude Berruti: «Non so se i tempo siano maturi o se,
all'inizio di un percorso, sia bene accontentarsi di aver
fatto un passo avanti: certamente sarei ben felice di
affrontare il tema, ma siccome non si può ragionare a senso
unico, in questo caso sul tavolo dovrebbe esserci, per le
minoranze di centrosinistra, la presidenza del consiglio ad
Alassio e Loano».
An. Gran.
04/06/2006
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