03 Giugno 2006
LA STAMPA
PALAZZO SISTO LA PERPLESSITA’ DEI
COMUNISTI ITALIANI ESCLUSI DAL VALZER DELLE CARICHE . LO SPRINT
FORZA ITALIA-UDC PER UNA POLTRONA CHE NON CONTA
L’Arci accusa: «Poche donne e pochi
giovani»
Malgrado
la grande vittoria, la composizione del Consiglio non soddisfa
la sinistra
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SAVONA
L’Unione ha stravinto conquistando due seggi più del previsto,
il nuovo sindaco Berrurti è già al lavoro e gli oppositori si
stanno accapigliando per la carica onorifica di vicepresidente
del Consiglio. Eppure in questa sinfonia di sinistra, non
mancano voci fuori dal coro, che sollevano dubbi sulla bontà
dell’esito elettorale.
DURANTE Osserva Giovanni Durante, segretario dell’Arci di
Savona: «In consiglio comunale troviamo solo tre donne su 40
consiglieri, pari allo 7,5% una percentuale davvero avvilente.
Mi permetto di sollevare il caso dell'Unione, dove troviamo
addirittura una sola donna su 26 consiglieri, pari al 3,8%. I
partiti dell'Unione hanno formalmente candidato le donne, ma
hanno sostenuto solo gli uomini. E’ vero che il voto è libero e
gli elettori avrebbero potuto votare le donne, ma rimane il
fatto che i gruppi che contano hanno deciso di promuovere solo
gli uomini. Tutto lecito, ma adesso qualcuno deve assumersi la
responsabilità dell’accaduto. Sempre sulla composizione del
consiglio: non sfuggirà a nessuno il fatto che i giovani sono
pochissimi, Federico Larosa dei Comunisti italiani e Alessandro
Parino di An, ai quali dovrebbe andare tutto l’incoraggiamento
dei cittadini. Per ultimo, ahimè, come rappresentante dell’Arci
e presidente del Cesavo, devo segnalare l’assenza di persone
espressione del mondo del volontariato e dell’associazionismo,
ambienti sempre apprezzati e vezzeggiati quando si devono
affrontare i problemi sociali della comunità, salvo poi
dimenticarli rapidamente quando la politica ‘’conta’’ davvero.
Questi ragionamenti portano ad una riflessione abbastanza
logica, quando mancano donne, giovani e mondo sociale nelle
istituzioni significa che la politica guarda altrove, il rischio
è che presto anche i cittadini, al di là dell'espressione di
voto, finiranno per disinteressarsi definitivamente della
politica. Un augurio: spero che il nuovo Sindaco e i partiti
compensino queste lacune nella composizione delle prossima
giunta».
CASACCIA Non gioiscono nemmeno i Comunisti italiani di
Piero Casaccia che al momento non figurano nell’organigramma
della nuova giunta Berruti: «Dopo elezioni non ci ha chiamato
nessuno - osserva l’ex assessore -. Speriamo che qualcuno poi ci
spieghi quale sarà il criterio di formazione della giunta. In
passato tutti i gruppi consiliari di maggioranza avevano almeno
un assessore. Se venissimo esclusi solo noi sarebbe un
problema».
GRASSELLI Nella Rosa nel pugno che ha superato l’8%,
invece, ci sono mille padri per la vittoria. Andrea Grasselli,
segretario del Nuovo psi confluito nella Rosa afferma:
«Salutiamo con entusiasmo il risultato elettorale ottenuto dai
socialisti finalmente uniti sotto il simbolo della Rosa nel
pugno. I dati evidenziano che l’incremento apportato dal
contributo dei socialisti uniti e dei radicali è andato al di là
della somma dei voti delle singole forze. Il primo passo verso
l’unificazione socialista ha dato risultati importanti».
SANTI Una poltrona per due. Pietro Santi e Federico
Delfino sono in corsa per la vicepresidenza del Consiglio. Il
sindaco Berruti, con un gesto di presunta magnanimità, ha
gettato in pasto alla minoranza, che si stava ancora leccando le
ferite per la batosta, una sedia da vicepresidente del
Consiglio. La carica è onorifica, gratuita e puramente
decorativa ma ha scatenato comunque la corsa fra l’Udc di Pietro
Santi e Forza Italia che ha messo in pista Federico Delfino.
DE CIA La squadra del giorno di Berruti adotta il modulo
3-2-2-2-1. Ovvero tre ds: Di Tullio, Martino, Bacciu; due uomini
del sindaco: Nanni Ferro e Ferdinando Molteni; due della
Margherita: Lirosi come vicesindaco e Livio Giraudo; due della
Rosa: Paolo Caviglia e Giusto come presidente del Consiglio;
Gaspari e Addis (il più votato in assoluto della lista) in
ballottaggio per Gente della Liguria. La variabile principale è
sempre quella sul numero di assessori destinati ai ds e al
sindaco Berruti. Poi c’è la lotta fra Margherita e Rosa per il
vicesindaco. In questo quadro non bisogna dimenticare che finora
i Ds hanno fatto i conti senza Roberto De Cia che, pur essendo
di Finale ha conquistato oltre 200 voti, è stato eletto e ha il
sostegno delle società sportive che nei prossimi giorni andranno
a «picchiare i pugni» sul tavolo.Piero Casaccia dei Comunisti
italiani
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