31 Maggio 2006 LA STAMPA
UNA DELEGAZIONE A GIORNI INCONTRERÀ IL MAGISTRATO TORINESE NOTO PER LE SUE MOLTEPLICI INCHIESTE «Legge sull’amianto anche per noi» Gli ex dell’Acna ora si rivolgono al procuratore Guariniello |
[FIRMA]Lucia Barlocco CENGIO Il caso del mancato riconoscimento del rischio-amianto potrebbe finire nelle mani della magistratura torinese. Una delegazione piemontese di ex lavoratori dell'Acna di Cengio, a nome e per conto di 200 ex dipendenti della fabbrica chimica, infatti, nei prossimi giorni chiederanno un incontro con il procuratore-capo della Repubblica di Torino, Guariniello. Un colloquio, spiega il millesimese Luigi Pregliasco, ex delegato aziendale dell'Acna ''esposto a rischio amianto per 34 anni'' che ha come obiettivo quello di 'illustrare la situazione e valutare se vi siano eventuali responsabilità''. Una decisione, quella di rivolgersi al procuratore Guariniello che negli Ottanta aveva avuto un incontro con un gruppo di operai proprio a Cengio, nell'ex cinema parrocchiale di Genepro, motivata dal fatto che ''dei 200 ex lavoratori esposti all'amianto, di cui 100 risiedono in Piemonte, nessuno ha mai ottenuto il riconoscimento, nonostante i ripetuti richiami all'Inail, alla Contarp e al commissario straordinario per la bonifica dell'Acna''. Dice ancora Pregliasco: ''Agli ex dipendenti della fabbrica che con il precedente coefficiente 1,25 del rischio-chimico non avevano raggiunto i 40 anni di contributi, a giugno verrà inviato, con il nuovo conteggio 1,5, l'aumento della pensione e degli arretrati del 2004, ma per le vedove prima di quell'anno e per i lavoratori delle imprese ancora nulla''. E aggiunge: ''Ma ciò che è assurdo e, a nostro parere, gravissimo è il fatto che il rischio-amianto sia stato riconosciuto solamente agli addetti alle officine, e non anche a coloro che hanno lavorato nei reparti, in particolare, in quelli dove venivano trattati i derivati della naftalina''. Reparti, spiega Pregliasco, ''con alto punto di fusione del prodotto e dove il mesotelioma pleurico, una forma tumorale fulminante, ha colpito e continua a colpire, prova ne è che si tratta di una malattia che riguarda circa il 10 per cento degli ex addetti, e in percentuale minore quelli delle officine''. Considerazioni supportate da dati che hanno portato alla decisione di interessare del caso, di cui peraltro si parla ormai da diverso tempo fra quanti all'Acna hanno lavorato per lunghissimi anni, la magistratura torinese nella sua più alta carica nella speranza di ''vedere riconosciuto quello che riteniamo essere un nostro sacrosanto diritto'' e con l'obiettivo appunto di ''accertare se in tutta questa vicenda vi siano eventuali responsabilità''. Di qui la decisione di interessare del caso la magistratura torinese.I dipendenti dell’ex Acna chiedono aiuto al giudice Guarniello |