No degli ambientalisti al progetto Tirreno Power
Il Moda boccia il nuovo gruppo di produzione a carbone nella centrale
IL SECOLOXIX
Vado L'attacco frontale al progetto di Tirreno Power, che ha annunciato un investimento di 500 milioni di euro per realizzare un nuovo gruppo di produzione a carbone, da 460 Megawatt, nella centrale termoelettrica di Vado-Quiliano, arriva dal gruppo di ambientalisti savonesi Moda. L'ipotesi dell'azienda, nonostante le assicurazioni di interventi per non far aumentare le emissioni nell'atmosfera, viene stroncata dal Moda, ma gli ambientalisti attaccano anche gli enti locali.
«Si triplica la potenza degli impianti - recita una nota del Moda - e Tirreno Power afferma che non si prevedono nuove emissioni in atmosfera. Stupisce ancor di pił la posizione dei sindaci di Vado e Quiliano, che invece di proporre depotenziamento e completa metanizzazione della centrale, appaiono ancora possibilisti per un ripotenziamento a carbone».
Oltre a chiedere di rendere pubblici i valori dell'inquinamento, il Moda richiama la presa di posizione del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che sta predisponendo ricorsi al Tar contro i lavori negli impianti di Civitavecchia.
Anche il circolo del Prc di Vado si sta mobilitando. Il segretario Simone Falco sta organizzando un'assemblea pubblica a cui saranno invitati il sindaco Carlo Giacobbe, il vicesindaco Attilio Caviglia e l'assessore regionale all'Ambiente, Franco Zunino, per ribadire la necessitą di puntare sull'alimentazione a metano e chiudere con il carbone. Intanto il gruppo "Vivere Vado" sottolinea, attraverso la capogruppo Franca Guelfi, la paternitą delle prime denunce, anni fa, contro le emissioni inquinanti della centrale.



G. V.
06/05/2006