Braccio di ferro fra Comune e Regione sul trasferimento dell'isola ecologica
Lunedì vertice decisivo per lo spostamento da Valloria all'Oltreletimbro. In ballo finanziamenti per 2,2 milioni
IL SECOLOXIX
 
Braccio di ferro tra Savona e la Regione Liguria sul trasferimento nell'Oltreletimbro della progettata isola ecologica a Valloria. La nuova ipotesi è di collocare l'impianto per lo stoccaggio dei rifiuti da riciclaggio tra corso Ricci e il quartiere Lavagnola. A sostenerla con forza saranno lunedì 8 maggio in Regione, i vertici dell'Ata spa, con l'assessore provinciale all'ambiente Mimmo Filippi, e il suo collega del Comune di Savona Pietro Casaccia.
Una partita importante, forse decisiva per il futuro dell'ecoisola e del suo controverso progetto. In ballo ci sono finanziamenti per 2,2 milioni di euro che Savona rischia di perdere se non dovesse decidere (e concordare) la collocazione precisa del sito in cui stoccare carta, vetro, plastica e tutto ciò da destinare al riutilizzo. Proprio per questo, il vertice in Regione è atteso anche per un altro motivo: Savona si aspetta di ottenere una proroga dei termini in quanto il Comune è sotto elezioni e il passaggio di consegne potrebbe - sulla carta - essere più lungo del previsto.
L'assessore ai lavori pubblici Paolo Caviglia in giunta è da tempo uno dei sostenitori di un'ipotesi alternativa a quella di Valloria. «Dobbiamo convincere la Regione - dice - che la sponda destra del Letimbro è una strada valida per l'isola ecologica, proprio perchè a ridosso di quartieri popolosi». Il funzionamento delle ecoisole, infatti, prevede che siano i cittadini a consegnare direttamente i rifiuti riciclabili e che non ci sia un servizio di raccolta comunale.



A. V.
06/05/2006