01 Maggio 2006 LA STAMPA

INCHIESTA SUGLI ATTENTATI
Acquisiti i documenti sulle bombe

SAVONA.
I documenti? Ci sono e anche numerosi. Ma da una prima, veloce lettura, tra quelle pagine consumate dal tempo e ingiallite, tra quegli appunti, tra quelle annotazioni «confidenziali», non emergerebbero elementi nuovi sulla «stagione delle bombe di Savona». Il procuratore capo della Repubblica, Vincenzo Scolastico, li ha visionati nei giorni scorsi, nella direzione centrale della polizia a Roma, e si è fatto una prima idea: «Mi sembra - dice - che in quei documenti ci siano riferimenti che la magistratura savonese, che ha indagato sugli attentati negli anni scorsi, già conosceva e che sono stati a suo tempo vagliati. Comunque abbiamo acquisito una buona mole di documentazione che sarà attentamente esaminata nelle prossime settimane».
Le rivelazioni dell’avvocato bolognese Andrea Speranzoni, (difensore di parte civile di molti processi sugli atti di terrorismo) che aveva invitato gli investigatori ad andare a vedere in quegli atti, in quei 150 mila faldoni sottratti all’autorità giudiziaria dal ‘46 all’80, si è rivelata fondata. Tra quelle pagine riguardanti le tante indagini su vari fatti di terrorismo svolte dagli inquirenti in questi anni, non mancano i riferimenti alla stagione delle bombe di Savona, che viene attribuita all’eversione di destra e in particolare a Ordine nero. Ma nulla di più. Nulla più di quanto già sapeva la magistratura savonese e che ha portato quindici anni fa all’archiviazione dell’inchiesta. Occorrerrano, però, altre verifiche, più approfondite, sul materiale cartaceo portato via dall’ufficio centrale di polizia. Gli inquirenti lasciano aperto ancora un piccolo spiraglio. Uno spiraglio al quale restano aggrappati soprattutto loro, i familiari delle vittime, che si sono costituiti in un comitato con l’obiettivo di fare aprire una nuova indagine, per conoscere finalmente la verità. \