TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni

UN BISOGNO PRIORITARIO:
lo sviluppo delle politiche del lavoro

Cari Trucioli, 

seguo sempre con interesse il dibattito politico da Voi proposto circa il futuro di Savona, soprattutto alla luce della prossima scadenza elettorale, che darà alla città un nuovo Sindaco ed una nuova Giunta. 

Colgo con piacere il Vostro invito a partecipare alla discussione, proponendo una riflessione circa una tematica che ritengo essere prioritaria per una Amministrazione che voglia realmente cogliere i bisogni fondamentali della città: lo sviluppo delle politiche del lavoro, mirato alla creazione di nuove opportunità occupazionali. 

Penso infatti che con l'approdo dell'ex Sindaco Ruggeri in Regione si sia chiuso un ciclo che, al di là dei giudizi specifici e di merito, ha visto come elemento centrale la riconversione dell'area portuale interessata dal Master Plan di Bofill. Su tale intervento si è focalizzata la totale attenzione delle due Amministrazioni Ruggeri, che non hanno mai dimostrato una particolare tensione alla riqualificazione  della città nei suoi settori nevralgici. Penso al problema della mobilità, che ha recentemente visto la predisposizione di un piano della sosta che, seppur poco coraggioso in termini di proposte per precisa volontà politica, ha clamorosamente mandato in tilt la stessa maggioranza. Penso al nuovo Piano Urbanistico, strumento principale di pianificazione cittadina, poco discusso, ridotto ad un documento ratificatore di scelte già fatte in precedenza a colpi di variante e contratti di quartiere e addirittura carente in tema di aree di edilizia economica popolare. Penso all'assenza, non solo di azione, ma anche di pianificazione, in tema di politica di smaltimento dei rifiuti. E si potrebbe proseguire con un lungo elenco di temi già ampiamente trattati e discussi sulle Vostre pagine.  

Ora però, mettendo da parte le scelte passate e le casacche politiche, è fuor di dubbio che la prossima Amministrazione comunale debba seriamente affrontare il problema dello sviluppo economico della città, inteso non solo come miglior definizione della scommessa turistica appena impostata e rinvigorimento dei servizi più in generale, ma anche e soprattutto come attrazione di attività esterne per il potenziamento occupazionale. Non dimentichiamo che i recenti dati sull’economia savonese evidenziano una previsione di crescita del tasso di occupazione a Savona nel triennio 2005-2008 pari a 0.2, cioè pari ad un terzo del tasso medio ligure e di quello dell’intero Nord-Ovest, che risulta attestato intorno allo 0.6. Occorre pertanto definire un piano di rilancio produttivo e tecnologico della nostra area urbana, che sia in grado di attrarre e, in una certa misura anche sostenere, investimenti dall'esterno. Esistono strumenti finanziari in grado di supportare tali politiche, esistono esempi di progetti città-impresa che hanno dato buoni frutti in altre realtà italiane, beneficiate anche da finanziamenti europei e ministeriali, esiste un porto commerciale particolarmente vivo ed in costante crescita, Savona è in una posizione particolarmente favorevole a livello infrastrutturale e di collegamento con il Nord-Ovest produttivo, è in posizione strategica sul nuovo asse energetico Genova-Torino, occorrerà invece faticare non poco per reperire aree della città logisticamente appetibili allo scopo, soprattutto dopo l'assurda riconversione commerciale del sito ex-Metalmetron. 

Su questo punto è necessario elaborare delle idee al più presto, per evitare alla città un futuro di declino caratterizzato dalla fuga dei suoi giovani abitanti, la cui percentuale sul totale della popolazione è da sempre un indice fondamentale nella valutazione del livello di sviluppo raggiunto e, di conseguenza, dell'efficacia dell'Amministrazione. 

Cordiali saluti, 

Federico Delfino