TRUCIOLI SAVONESI
spazio
di riflessione per Savona e dintorni
ELEZIONI
Narrano le cronache di Palazzo Nervi, come noto sede della Provincia, di una riunione a quattro. Non per prendere un tè o rinverdire antiche amicizie, bensì per rianimare un assessore uscente di Palazzo Sisto IV e rimetterlo in pista. Un incontro che doveva restare riservato, ma il "movimento" non è passato inosservato sia perché a fare gli onori di casa era il vice presidente Lorena Rambaudi, già fedele gregario dell'ex sindaco Ruggeri, ma soprattutto perché a completare il quartetto sono convenuti proprio l'ex primo cittadino di Savona e ora assessore regionale Carlo Ruggeri, l'assessore all'urbanistica avvocato Franco Aglietto e l'assessore al bilancio e alle finanze Alessandro Nofroni, già console della compagnia portuale. Si è così ricomposto il gruppo di potere che ha gestito il Comune di Savona e tessuto rapporti fino all'uscita di Ruggeri con destinazione Genova.
Tema dell'happening politico-elettorale convincere i responsabili della Quercia, in primis il duo Lunardon-Martino, a "digerire" e rilanciare la candidatura come capolista Ds alle comunali dell'avvocato Aglietto. Obiettivo: ricollocarlo nel ruolo-cardine di assessore all'urbanistica, molto apprezzato dal cosiddetto partito degli affari. Operazione riuscita. Ma in casa diessina sono in molti a non averla presa bene. Anche se il primo a storcere il naso è stato il candidato sindaco Federico Berruti, costretto a mandare giù un rospo niente male. Il leader del centrosinistra dovrà infatti rinunciare al controllo di un assessorato di grande importanza strategica, forse il più importante nello scacchiere di Palazzo Sisto IV.
Il rientro in pista dell'ex giubilato Aglietto apre scenari imprevisti e imprevedibili nella corsa alle poltrone. Qualcuno in casa Ds dovrà fare un passo indietro e il malumore, già a livelli ragguardevoli, rischia di tracimare. Senza contare il rischio di ritrovarsi in giunta con un ex di Forza Italia (Ghigo Gaspari o Piero Astengo) se la lista Gente di Liguria che fa riferimento all'assessore regionale Pittaluga raggiungerà, traguardo non impossibile, il 3 per cento dei suffragi. In attesa di conoscere i desiderata di Rifondazione, Margherita, Rosa nel pugno, dipietristi e quant'altri del centrosinistra. Un gran pastrocchio. E Berruti rischia di finire schiacciato tra l'incudine e il cemento...
IL BRUCO