TRUCIOLI SAVONESI
spazio
di riflessione per Savona e dintorni
LE PAGELLINE
Fine partita a Palazzo Sisto IV. Risultato. 6-0. La squadra guidata prima da Carlo Ruggeri e poi da Francesco Lirosi ha incassato un secco "cappotto". Una sconfitta su cui è difficile trovare attenuanti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e in ogni angolo della vita cittadina. Come si usa nello sport è dunque il momento di dare le pagelle ad ogni singolo componente della formazione di centrosinistra protagonista di una delle peggiori stagioni, forse la peggiore in assoluto, della storia di Savona.
Carlo Ruggeri: ha cambiato casacca, a partita in corso, lasciando la "sua" squadra allo sbando. Voto: 4.
Francesco Lirosi: destinato alla panchina, si è ritrovato in campo, con la fascia di capitano, non sapendo né attaccare, né difendere. Tanto meno dirigere. Autore di numerosi autogol (barriere anti rumore, caso taxi, discarica di Cima Montà, tassa rifiuti), si è soprattutto cimentato nell'esibire la fascia (tricolore) di capitano, senza averne né capacità, né cipiglio. Nel calcio di una volta l'avrebbero messo all'ala sinistra. Voto 4.
Alessandro Nofroni: come assessore al Bilancio e alle Finanze ha giocato soprattutto in difesa: mutui, sempre mutui, fortissimamente mutui. Ma i conti di Palazzo Sisto IV non tornano. Voto: 5.
Pietro Casaccia: come assessore all'Ambiente ha trovato il modo di farsi notare soprattutto per i suoi "niet" al piano parcheggi del collega di giunta Caviglia. Uno stopper all'antica, entrate a bulloni spianati, e via così. Voto: 5.
Paolo Caviglia: sul piano parcheggi ha rimediato uno scivolone in area e una serie di cartellini rossi da parte dei colleghi di giunta. Ha cercato senza grandi risultati una soluzione per il parcheggio fantasma del Sacro Cuore, si è esibito in una discreta circolazione di palla (leggasi rotatorie), è rimasto impantanato nel caso piscina. Voto: 5
Franco Aglietto: come responsabile dell'urbanistica ha mostrato grande capacità di fraseggio con i costruttori. L'ex enfant prodige della Quercia era in castigo, torna in campo come capolista. Funambolo. Voto: 4.
Salvatore Ferrara: assessore al Patrimonio, in campo si è visto poco, quasi niente. Ci riprova con la maglietta dipietrista. Voto: n.g.
Silvano Godani: stimato professore del Liceo fermamente voluto da Ruggeri si è ritrovato solo e abbandonato alle prese con una giunta che della cultura si occupava solo per i biglietti omaggio da distribuire a parenti e amici, un direttore del Chiabrera inaccostabile e una "patata bollente" come il caso Sinfonica-Opera Giocosa. Voto: 6 di stima.
Lorena Rambaudi: a forza di buttare la palla in tribuna è riuscita a cambiare casacca a stagione non ancora conclusa. Voleva una poltrona più comoda ed ha ottenuto quella di vice presidente della Provincia. Voto: 4.
Roberto De Cia: stadio Bacigalupo off limit, copertura della piscina di corso Colombo un buco nero, cimitero di Zinola sempre più nella bufera. Gli è riuscito un incredibile autogol anche nella gestione della fiaccola olimpica. Voto: 4.
Vilma Pennino: un'altra orfana di Ruggeri. Doveva essere la "punta di diamante" per sfondare almeno nel turismo. Ma la città, crociere a parte e di cui non ha alcun merito, è in zona retrocessione. Voto: 5.
IL BRUCO