Notte di passione per la lista ligure di Fi  IL SECOLOXIX

Vertice a palazzo Grazioli con il premier per sciogliere gli ultimi nodi. Lunardi fuori. Sgarbi cambia casacca. Pedrini con l'Italia dei Valori
Biondi numero uno al Senato. Braccio di ferro Biasotti-Della Vedova per il secondo posto
 

Roma. Ultime ore al cardiopalma per le liste elettorali. Mentre nel centrosinistra si è praticamente chiusa la partita con strascichi in Calabria e il Puglia, nella Cdl è Forza Italia che sta decidendo in queste ora chi dovrà sprofondare nel girone infernale degli esclusi.
I "signori delle liste" (Bondi, Cicchitto, Vito e Schifani) si sono blindati nello studio di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli e per tutta la giornata hanno lavorato di scure e cesello.
A tarda sera, era come un campo di battaglia, con almeno 50 deputati e decine di senatori azzurri, che non hanno speranza di tornare in Parlamento. Anche la Liguria è stata a lungo "sezionata" alla presenza del ministro Claudio Scajola. Alla fine di una giornata campale, il quadro era quasi completo, anche se non si escludono colpi di scena dell'ultima ora provocati da telefonate notturne e ultimi tentativi di non restare a terra.
Biondi capolista. E allora: Forza Italia avrà come capolista al Senato Alfredo Biondi, che si sposterà da Montecitorio a palazzo Madama su richiesta di Berlusconi, che vuole presidiare con i fedelissimi la Camera con la maggioranza più precaria. Considerando che in Liguria Fi conta di prendere due senatori, il secondo candidato ieri sera era incerto, anche se in pole position c'è Sandro Biasotti, ex presidente della Regione, sponsorizzato dalla Dc di Gianfranco Rotondi.
Spunta Della Vedova. Ma a insidiare il secondo posto di Biasotti ieri sera circolavano anche altri nomi, che si sono inseriti nella partita ligure: quello dell'ex radicale, Benedetto Della Vedova, e il deputato friulano, Ferruccio Saro. La trattativa è andata avanti nella notte e ancora c'è tempo per il classico braccio di ferro sul filo del rasoio. Ma Biondi è sicuro. Così come è certo Scajola alla Camera, secondo posto, dopo Berlusconi, capolista in tutte le circoscrizioni.
A seguire Scajola, ci sono: Enrico Nan, Gabriele Boscetto, che trasloca dal Senato, e Gabriella Mondello. Questo sarà anche l'ordine degli eletti liguri a Montecitorio dato che Fi prevede di prendere quattro deputati nel collegio e che il premier naturalmente si farà da parte. Il piccolo terremoto che c'è stato al Senato sospinge dunque Boscetto alla Camera e Luigi Grillo fuori dalla Liguria.
Anche Grillo sarà candidato per la Camera ma quasi certamente in Toscana dove Fi conta di portare casa una discreta pattuglia di deputati anche in caso di sconfitta per effetto della nuova legge elettorale. A tarda sera, risultava escluso dalla testa di lista azzurra per Montecitorio anche il sottosegretario Alberto Gagliardi. Ma c'è ancora un margine per qualche ripensamento in extremis e gli esclusi della prima ora faranno di tutto per non sprofondare in fondo alla lista. Un'ipotesi in campo nel vertice notturno, ad esempio, prevede la candidatura di Biondi anche in Lombardia o in Toscana, il ritorno di Boscetto al Senato come terzo di lista e Gagliardi che lo sostituirebbe alla Camera. Questi ultimi due avrebbero così la strada spianata verso il Parlamento, visto che Biondi, se eletto in più collegi, opterebbe per un seggio conquistato fuori Liguria.
I casi Lunardi e Formigoni. Fra gli esclusi di rango si è ritrovato anche il ministro Pietro Lunardi e a rischio pare sia anche il seggio dell'avvocato di Cogne, Carlo Taormina. Fra i ministri, c'è Beppe Pisanu che si sposta al Senato mentre Giulio Tremonti, che Berlusconi aveva pensato di spostare al Senato, rimane alla Camera (testa di lista dopo il premier) a presidiare il Triveneto: Friuli, Veneto e Trentino. Ultimi fuochi anche per il caso Formigoni, che si potrebbe chiudere in modo favorevole al governatore della Lombardia: candidato per Fi come capolista al Senato, Lombardia 3.
Berlusconi sembra disposto a cedere al pressing del governatore, convinto che il suo nome porterà più voti al partito. An è favorevole ma la Lega continua ad essere ostile perché si dovrà tornare votare per la Regione: «I lombardi non sono contenti», spiega Roberto Calderoli. Ma soprattutto il Carroccio non è contento perché, senza il traino di Formigoni, la Lombardia diventa una regione traballante. A una sconfitta rischia di seguirne un'altra se il 9 aprile l'Unione farà il pieno e nella Cdl si aprirà una resa dei conti dagli esiti imprevedibili.
Esce di scena dopo 30 anni di attività parlamentare l'ex ministro liberale Raffale Costa, che non spunta una nuova candidatura in Forza Italia. Resterà a fare il prewisdente della Provincia di Cuneo.
Pedrini passa con Di Pietro. Il senatore Egidio Pedrini, intanto, sarà candidato per la Camera nella lista di Italia dei Valori come numero due in Liguria dopo Antonio Di Pietro. Pedrini era stato eletto nella scorsa legislatura nelle liste dell'Ulivo, ed aveva poi fatto parte del gruppo senatoriale delle autonomie promosso da Giulio Andreotti.
Sgarbi con Craxi. Vittorio Sgarbi non ha requie, e alla fine, dopo un anno di tentennamenti, approda al centrosinistra. Il critico d'arte sarà candidato alle prossime politiche nelle liste dei Socialisti di Bobo Craxi dopo aver rotto un accordo inizialmente stretto con l'Mpa di Raffaele Lombardo.

Michele Lombardi
04/03/2006
LA SQUADRA DELL'ULIVO Rivolta azzurra a Genova sui candidati  

 

GenovaVia via che la candidatura di Sandro Biasotti in Forza Italia diventava più certa, salivano i malumori tra gli eletti azzurri nei vari enti e tra gli stessi parlamentari. Non perdonano all'ex presidente della Regione le accuse rivolte al governo Berlusconi il giorno dopo la sconfitta alle Regionali dell'anno scorso. Contro Biasotti si scatenano in molti, dai parlamentari come Gabriele Boscetto ai consiglieri regionali come Luigi Morgillo e al commissario genovese Roberto Cassinelli. Ieri si è persino diffusa una voce subito smentita da Biasotti: raccontava di una consegna a domicilio firmata Biasotti di vasetti di pesto e salamini di Sant'Olcese per l'intero staff di Berlusconi.
Ds-Margherita. Intanto, Uniti nell'Ulivo ha chiuso la sua lista per la Liguria alla Camera: Fabio Mussi (Ds), Ermete Realacci (Dl), Roberta Pinotti (Ds), Italo Tanoni (Dl), Andrea Orlando (Ds), Massimo Zunino (Ds), Romolo Benvenuto (Dl), Aleandro Longhi (Ds), Lino Miserotti (Pensionati), Mario Epifani (Prodi).
04/03/2006