«E mergenza conclusa», fa sapere l'azienda e conferma anche
l'Autorità Portuale. Scongiurato il pericolo di un disastro
ambientale dopo il crollo di cinquanta metri del vecchio
pontile Erg Petroli all'altezza di Nattarella, avvenuto nel
tardo pomeriggio di sabato. Ieri mattina, con la
supervisione della Capitaneria di Porto e dell'Autorità
Portuale, è stato portato a termine lo svuotamento delle
tubature di conduzione degli idrocarburi. Al momento del
cedimento strutturale, la petroliera spagnola Mar Elena
stava infatti riversando nelle tubature, che conducono il
prodotto a terra, 15 mila 500 tonnellate di gasolio da
riscaldamento. Parte del quale, dopo l'incidente, era
rimasto all'interno delle tubature collassate - per fortuna
senza subire rotture - in mare.
Fonti interne all'azienda petrolifera hanno confermato ieri pomeriggio che il pericolo è definitivamente sventato, che si è«conclusa la fase d'emergenza» e che tutte le procedure di sicurezza previste in questi casi hanno funzionato a dovere. Nessuna ipotesi, per ora, sui motivi che hanno provocato il cedimento strutturale. Sarà oggetto d'indagine anche se, intanto, l'area circostante il vecchio pontile rimane interdetta alla navigazione su ordine della Capitaneria di Porto. «Stamane (ieri per chi legge, ndr) - ha confermato il presidente dell'Autorità Portuale, Rino Canavese - è stato scaricato il gasolio che ancora si trovava nel tubo e la messa in sicurezza è stata conclusa». Sulle cause dell'incidente Canavese non si sbilancia: «Si tratta di un pontile vecchio, ma non mi risulta avesse mai avuto problemi: c'è una ditta incaricata dalla proprietà, ogni tre anni, di rilasciare la necessaria certificazione statica all'Autorità Portuale. Tutto è sempre avvenuto nell'ambito delle regole». Per quanto riguarda l'aspetto organizzativo, Canavese aggiunge: «Penso che la Erg si accorderà con gli altri operatori che lavorano su Vado per utilizzare provvisoriamente le loro strutture. Non ci sono certamente problemi per gli occupati Erg. Per il futuro, vedremo». La Erg condurrà comunque un'indagine per capire i motivi di quello che appare al momento un improvviso cedimento che ha coinvolto 50 metri di pontile, nella parte centrale della struttura. La funzione di approvvigionamento che era esercitata via mare verrà comunque mantenuta grazie al trasporto su gomma e con i collegamenti diretti tramite oleodotto con la raffineria di Trecate. Miracolosamente illesi erano rimasti anche due tecnici che stavano seguendo le operazioni di sbarco del gasolio e si trovavano sulla punta del pontile, rimasta in piedi: si tratta di Maurizio Carbone e Fabrizio Camoirano, entrambi savonesi, che sono stati i primi a dare l'allarme. Antonella Granero 23/01/2006 |