È Vincenzo Delfino il candidato sindaco della Casa delle
Libertà. Mercoledì sera si è riunito il direttivo
provinciale dell'Udc - partito che aveva espresso riserve
sulle modalità della proposta - ed ha dato il via libera
all'orefice savonese. Ieri mattina, appreso l'esito del
vertice Udc, è arrivato il disco verde anche dall'altro
gruppo che aveva puntato i piedi: quello della lista
Biasotti, rappresentata dal consigliere regionale spotornese
Matteo Marcenaro. L'onorevole Enrico Nan, grande sponsor
della candidatura Delfino, è molto soddisfatto e lo indica
come l'erede dell'esperienza Gervasio: «Lo lasceremo molto
libero di giocare a tutto campo, di cercare aggregazioni
nella società civile che vadano oltre le Casa delle Libertà:
la sinistra a Savona si divide, il centrodestra si compatta
e va oltre se stesso».
I giochi, insomma, sono fatti: tutti gli altri (a partire ovviamente da Forza Italia) si erano già detti favorevoli alla proposta. Per lealtà di coalizione, Vincenzo Delfino ha ribadito ieri mattina di voler aspettare la riunione con tutta la Casa delle Libertà prima di considerarsi (e di parlare) a tutti gli effetti come il candidato sindaco del centrodestra. Ma è solo questione di ore e di forma: il dado è tratto e non appena azzurri e soci potranno mettersi intorno a un tavolo prenderanno atto del via libera dato da tutti i componenti della coalizione. Quindi, Delfino sarà presentato a tutti gli effetti e la campagna elettorale potrà finalmente partire. Intanto, l'orefice che si rifà a Kennedy ed ha adottato il motto della Nuova Frontiera "Non pensare a cosa il tuo Paese può fare per te, ma a cosa tu puoi fare per il tuo Paese" ha già iniziato il suo lavoro da candidato. Martedì, infatti, ha incontrato il vescovo Domenico Calcagno. Come aveva annunciato in caso di accoglimento della sua candidatura, l'agenda è già fitta di impegni. «Ho intenzione - aveva detto al Secolo XIX - di incontrare istituzioni, autorità e rappresentanti delle categorie e della società civile. Voglio capire, al di là delle mie proposte, cosa Savona si aspetta dal prossimo sindaco». Ieri il segretario Udc Roberto Pizzorno ha ribadito che «le perplessità non sono mai state sul nome, ma sulle modalità della proposta. Ci eravamo dati un percorso, Delfino poteva essere proposto sin da subito. Ma, a questo punto, non ha più importanza: il nostro candidato Paolo Badano ha fatto un passo indietro, Delfino è il candidato di tutta la coalizione». Ed ha aggiunto: «Il profilo di Delfino non ha mai suscitato perplessità, anzi: è un cattolico, a suo tempo vicino alla Dc, lo sentiamo vicino anche a noi. Ora, speriamo che tutta la coalizione remi dalla stessa parte». Dello stesso tenore le parole del consigliere regionale Matteo Marcenaro: «Con il sì dell'Udc c'è anche il nostro, anche se non capisco perché ci sia stata questa manfrina sul nome e non sia stato messo subito sul tavolo. Detto questo, nulla da dire sulla persona. Non siamo certo noi a fare dei distinguo, siamo ben felici che finalmente ci sia un candidato di tutta la Casa delle Libertà». Ancora Enrico Nan: «È la persona adatta, è di Savona, è un commerciante, non ha mai avuto tessere in tasca, è al di sopra delle parti ed è l'unico che può ispirarsi al modello Gervasio». Prosegue il coordinatore forzista: «È un uomo che non ha interessi né bisogno di soldi, ma dopo una vita di lavoro ha sentito l'esigenza di occuparsi della sua città. Noi apprezziamo molto questo suo atteggiamento e crediamo che altrettanto faranno i cittadini». |