La rivolta dell'automobilista contro i divieti. Tra obblighi
non rispettati, incanalamenti e segnaletica ignorati, e
gravi rischi di incidenti. E' quella che si è scatenata ieri
nel caos della Torretta a causa del trasferimento del
cantiere sulla corsia a monte dell'Aurelia, ultima e
sofferta fase per finire i lavori al viadotto. Il traffico
della mattinata, ossia il più intenso in assoluto, ha
largamente dimostrato tutti i limiti delle modifiche
imposte. Lunghe code si sono formate in arrivo da Albissola
da dove, nei momenti peggiori ci sono voluti 45 minuti per
percorrere poco più di due chilometri verso Savona.
Una "rivolta", quella dell'automobilista, che probabilmente
costringerà la polizia municipale a modificare le
indicazioni e la segnaletica per transitare sotto la
Torretta. Ecco le maggiori difficoltà riscontrate. I
conducenti dei veicoli provenienti da Albissola hanno
trovato difficoltà a districarsi nel "nodo" di piazza Leon
Pancaldo, soprattutto chi doveva proseguire verso via
Gramsci. Con il risultato che via Paleocapa è risultata
intasata di veicoli fino a oltre mezzogiorno come non
accadeva da anni. «E' necessario che chi è diretto in centro
città - è l'invito ufficiale dei vigili - prosegua verso via
Giuria e via Niella per non bloccare l'asse di via Paleocapa».
Ma evidentemente la segnaletica non era molto chiara.
Il secondo punto critico rilevato ieri è rappresentato dallo
"svincolo" di via Berlingieri, ora diventato un autentico
rompicapo per chi è abituato a servirsene per girare attorno
alla rotatoria e dirigersi verso Albissola. A causa dello
spostamento del cantiere, da ieri i veicoli in arrivo dal
centro su via Berlingieri, non possono più svoltare verso
levante ma soltanto rientrare in via Paleocapa. Sono stati
in molti, il primo giorno, a dimenticarsene. Ma in molti
sono stati anche coloro che hanno forzato il blocco
ignorando il divieto, compiendo una pericolosa inversione
come se nulla fosse cambiato, rischiando paurosi scontri
frontali sia con i veicoli in arrivo da Albissola nascosti
da una staccionata, sia con quelli da via Gramsci impegnati
a svoltare verso il centro. Ed è stato pure ignorato il
divieto di proseguire verso via Gramsci. Insomma: il caos è
stato l'unico comune denominatore della giornata.
In serata, la polizia municipale ha dovuto gettare la
spugna: «La segnaletica posta il primo giorno - ha detto
Domenico Danello, ufficiale al traffico - è stata posta a
carattere indicativo e sperimentale. Quindi è suscettibile
di modifiche che faremo via via. Assolutamente necessario,
tuttavia, è che gli automobilisti non vadano ad intasare via
Paleocapa».
Angelo Verrando
19/01/2006
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Furibondi per l'ingorgo, per la segnaletica, per il caos.
Gli automobilisti intrappolati nel traffico hanno bocciato
senza appello il "nodo" della Torretta. Davide Michelotto al
volante della sua auto afferma: «Arrivo da Albissola. Ho
impiegato venti minuti per fare due chilometri. E mi ritengo
pure fortunato». Domenico Minuto, appena dietro, aggiunge:
«C'è un traffico assurdo. Non è possibile piombare in una
situazione come questa. Che qualcuno faccia qualcosa e
subito». Paolo Sugherini, poco dopo: «Non si può modificare
così la circolazione da un giorno all'altro. Ormai qui è
tutto un ingorgo». Andrea Simunno racconta la sua mattinata:
«Arrivo da Ceriale. Ho impiegato quasi più tempo a superare
questo maxi ingorgo, che non a percorrere tutto il tragitto
in autostrada. E' semplicemente pazzesco». «Fanno schifo,
arriverò in ritardo a lavorare! Questi lavori si fanno di
notte. Non si può bloccare il traffico in questa maniera nel
centro città», è l'opinione di Valentina Della Peruta appena
arrivata da Albissola. E Roberta Sancio su un'auto appena
dietro: «Arrivo da Albissola e sono da 45 minuti al volante.
E' un autentico scandalo». Protesta pure Valentina Biondi
che proviene dal centro: «E' un'autentica indecenza questa
novità. E' veramente assurda. Dieci minuti per spostarmi dal
Chiabrera a Via Paleocapa». Polemico anche Ivo Saccato:
«Lavoro nella zona del Priamàr e per arrivarci devo
attraversare tutta la città. Perchè questi geni hanno chiuso
la via più breve per le auto?».
Denise Bonasera
19/01/2006
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