IL SECOLOXIX |
La battaglia si combatte ormai a colpi di lettere e di
volantini: sui box di piazza Bologna continua ad infuriare
la polemica. Ieri a prendere posizione è stato il Comitato
che, dall'inizio della vicenda, si batte contro la
realizzazione del parcheggio interrato. Con un volantino, ha
ribadito ancora una volta la propria posizione contraria ai
box, anche se il progetto è stato nel frattempo
ridimensionato. Obiettivo degli strali, le lettere arrivate
negli ultimi giorni agli abitanti del quartiere, da parte
del vicesindaco reggente Franco Lirosi e da parte del suo
collega di partito (la Margherita) Giuseppe Casalinuovo.
«Anche noi abbiamo qualcosa da dire - ha scritto il Comitato - Per intanto proprio in questi giorni siamo in attesa del giudizio del Tar circa il ricorso da noi presentato che chiede, motivandola, l'interdizione del progettato parcheggio. Gli aderenti al Comitato si sono autofinanziati questo ricorso». Ed hanno aggiunto: «La posizione del Comitato è sempre stata chiara e inequivoca nel non volere quest'opera per molte buone ragioni, che vanno dalla sicurezza degli edifici all'inutilità di siffatta opera». Continuano: «Cogliamo l'occasioen per correggere il signor Lirosi il quale afferma nella sua lettera che si scaverà solo oltre un metro in più dell'attuale livello: e in questo scavo le auto dove le mettono? Che sia il parcheggio dei 7 nani?». Poi tocca a Casalinuovo: «Speriamo che comprenda che non possiamo considerare lo scavo, sia pure per un numero minore di auto, una vittoria». Proseguono: «Le autorità comunali convennero sul fatto che portando i posti auto a 46 veniva a mancare ogni presupposto di convenienza per traffico e viabilità, e che quindi diventava inutile avviare i lavori. Come abbiamo visto hanno cambiato idea». 21/01/2006 |