IL SECOLOXIX
«L 'Ata giustifica la bassa qualità del suo servizio con le
devastazioni dei valndali. Infatti sostiene che, pochè ha un
compenso fisso annuo, i soldi necessari per rimediare ai
vandalismi sono sottratti ai servizi normali». Va
all'attacco il consigliere di opposizione Roberto Cuneo
(centrodestra) dopo la sortita dell'Ata sui vandalismi in
città.
«Hanno definito quell'elenco un anno di ordinaria follia in
una lettera che io ritengo di straordinaria follia -
aggiunge Cuneo - che segue un ragionamento folle: poichè
rimpono una panchina, allora io pulirò meno la strada,
facendo pagare il danno al cittadino con un danno peggiore.
L'Ata non può dare un pessimo servizio a caro prezzo,
impegnandosi a costruirsi alibi fasulli. La società deve
rispettare il contratto di servizio, che ora non fa; il
Comune deve controllare il livello del servizio, che ora non
fa; e l'impegno delle forze dell'ordine tra loro coordinate,
deve essere tale da affrontare gli atti vandalici».
In effetti, la lettera dell'Ata è apparsa un po' come un
lamento ambiguo. «I costi dei vandalismi - conclude Cuneo -
non devono essere nascosti nel mega-budget dell'Ata che paga
tutto o niente. Diversamente devono emergere ed essere
sostenuti in modo specifico, così da rendere i cittadini
coscienti del costo della pigra tolleranza irresponsabile,
di cui una disattenta amministrazione comunale diventa un
complice più che una vittima».
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