Spotorno Cristiana Sechi, sposata, due figli, Camilla di 16
anni e Filippo di 18 anni, da sedici anni manager dell'hotel
Ligure, di proprietà della famiglia del marito Fabrizio
Falco, insegnante, è la nuova presidente dell'associazione
albergatori di Spotorno.
L'elezione del nuovo direttivo è avvenuta lunedì, ma il nuovo organico diventerà operativo a partire da gennaio. Intanto la presidente ha già tracciato una linea di azione mirata ad arginare la crisi che si sta abbattendo, in maniera abbastanza generalizzata, sul turismo locale e nazionale. La prima lacuna dell'offerta turistica spotornese è la mancanza di locali per il divertimento che possano costituire un valida proposta per il dopocena. La presidente Sechi, che ha una consolidata esperienza nel settore alberghiero gestendo da oltre quindici anni l'hotel Ligure aperto dal 1946 a Spotorno, ha comunque sottolineato che il mercato finora ha tenuto abbastanza senza creare gravi perdite nel numero di posti letto che, negli ultimi anni, sono rimasti pressoché inalterati. Ed una critica abbastanza pesante è stata rivolta all'amministrazione comunale Marengo, «troppo lenta ad identificare ed affrontare i problemi, ma anche poco collaborativa con le associazioni». «A Spotorno una volta ci si divertiva, c'erano locali, bar e luoghi di ritrovo, oggi non c'è più nulla, la cittàè priva di ogni attrattiva - ha dichiarato Cristiana Sechi -. Per andare avanti bisognerà fare un passo indietro ed investire, rimodernare e creare qualcosa che spinga la gente a ritornare a Spotorno, anche fuori stagione». La Sechi rivolge un plauso alla famiglia Bertoglio che, con la realizzazione del centro talassoterapico Acquamarina, ha dato a Spotorno la possibilità di offrire una valida ed interessante proposta alla clientela anche degli altri alberghi, associati al centro. «Personalmente chiudo l'albergo per tre mesi l'anno, da dicembre a marzo - ha dichiarato la presidente - perché c'è poca richiesta, ma se ci fosse l'opportunità dettata da nuove iniziative, come spero possa diventare quella del neonato club outdoor a cui partecipano trentuno Comuni, aprirei tutto l'anno». Intanto qualche segnale di ripresa, seppure timida, da parte del tessuto economico locale si inizia a intravedere. «Purtroppo la bocciatura del porto turistico e del centro talassoterapico, previsti dalla passata amministrazione, sono stati un duro colpo per la nostra categoria - ha sottolineato Sechi - che aveva riposto molte speranze sul valore aggiunto che avrebbero dato tali opere al nostro turismo. Ora ci dovremo accontentare di progetti ridimensionati». Intanto si nota un certo risveglio da parte delle associazioni che sono rornate a lavorare insieme per l'organizzazione di eventi e manifestazioni. «La pro loco, organizzando il raduno di moto lo scorso ottobre, - ha sottolienato Sechi - è riuscita a creare una bella attrattiva che ha portato molti curiosi ed appassionati a Spotorno. Peccato abbia dovuto fare tutto da sola e non con pochi sforzi». Oltre al club outdoor, anche la strada del vino e dell'olio potrebbe essere una bella occasione se fatta decollare con una certa rapidità. «Si fanno tanti progetti ed anche interessanti ma finora solo pochi sono stati davvero portati a termine e con profitto - ha concluso Sechi -. Spero che questa volta si sia compresa l'importanza della collaborazione e che si riesca a concretizzare in minor tempo e con buoni risultati». Silvia Andreetto 21/12/2005 |