IL SECOLOXIX |
Nuova tegola sul futuro dei cantieri Solimano. Ieri la
società Gu.Mar, con sede a Roma, proprietaria delle tre navi
in costruzione nel cantiere abbandonato di via Nizza, ha
presentato un'istanza in tribunale a Savona per chiedere i
danni alla curatela che ha gestito il fallimento Solimano.
Un'istanza contro il curatore savonese Luigi Campora.
L'accusa - secondo la Gu.Mar - è che non avrebbe fatto il
possibile per fare in modo che si determinasse il varo delle
tre imbarcazioni e quindi per realizzare quanto previsto
dagli accordi. La società romana ritiene tra l'altro che le
navi anche oggi abbiano un valore di mercato di circa 9
milioni di euro. E questo nonostante si tratti di scafi
ormai arrugginiti e dimenticati da anni.
L'istanza della società ha uno scopo preciso: stoppare l'asta per la vendita del cantiere che il tribunale ha rifissato per domani. Stopparla - chiede la società romana - fino al varo delle navi. È una nuova tegola sul futuro del cantiere di via Nizza il cui iter ha già visto un'asta, poi dichiarata nulla dalla Cassazione, e ora prevede il bis. Il prezzo di base partirà da 2,2 milioni di euro, ossia la quotazione raggiunta alla prima asta di marzo 2003. Una cifra molto alta che aveva già allontanato parecchi interessati (anche perché non ci sono più i tempi per trattare col Comune il nuovo utilizzo delle aree, una volta eliminato il cantiere navale). E ora c'è anche quest'atto della Gu.Mar che complica ulteriormente le cose. D. Frec. 21/12/2005 |
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