23 Dicembre 2005 LA STAMPA
POLITICA IL COMITATO FEDERALE HA DATO IL VIA LIBERA AL PROGRAMMA DA CUI PARTIRANNO LE TRATTATIVE CON FEDERICO BERRUTI Rifondazione detta le regole agli alleati Nel programma solo no per Aurelia bis, Margonara e Piano regolatore |
SAVONA Il Comitato politico federale di Rifondazione ha dato il via libera al programma di governo con cui il partito si accinge a stipulare l’accordo con il centrosinistra. Il documento, passato a larga maggioranza, contiene tutti i grandi temi su cui Rifondazione ha condotto le sue battaglie in questi anni come chiusura di Cima Montà, profonda revisione del Piano regolatore, abbandono dei progetti dell’Aurelia bis e del porto turistico della Margonara. Una base di partenza che pone seri problemi all’alleanza di centrosinistra che in pratica sottoscrivendo questo accordo cancellerà con un colpo di spugna gli otto anni di regno di Ruggeri. Naturalmente il programma di governo di Berruti smusserà tutti gli angoli, un po’ come è accaduto per la giunta Bertolotto in Provincia, ma il vero problema sarà poi quello della gestione concreta dei problemi su cui le varie anime della vastissima aggregazione di centro-sinistra, hanno visioni estreme. Su alcuni temi il segretario di Rifondazione Franco Zunino è categorico, su altri «scia» abilmente, su altri ancora confida forse sui tempi biblici dell’amministrazione o sulla mancanza di fondi. CIMA MONTA’ «La discarica di Cima Montà verrà chiusa immediatamente e basta - tronca Zunino -. Su questi ci sono accordi da anni e non c’è possibilità di mediazione». Zunino però sembra consapevole anche dei riflessi economici. La chiusura di Cima Montà infatti lascerà i privati del Boscaccio in una situazione di preoccupante monopolio: «E’ un problema su cui dovremo riflettere. Forse bisognerà individuare un altro sito pubblico ma sicuramente non sarà Cima Montà». AURELIA BIS «Siamo contrari da sempre e del resto non ci sono fondi. Quindi il problema dell’Aurelia bis non si pone». PORTO TURISTICO «Il nostro parere è negativo anche se esistono atti delle amministrazioni precedenti che non si possono cancellare». In questo caso Rifondazione se la cava con la strategia già adottata per l’accordo in Provincia: «Non siamo d’accordo quasi su nulla del passato, ma quel che è fatto è fatto e da oggi guardiamo al futuro». Il guaio è che in questo caso il progetto deve ancora percorrerel’intero iter burocratico. PIANO REGOLATORE Il Piano regolatore di Savona, faticosamente «partorito» dalla giunta comunale con un paio di legislature di ritardo, è già pronto per finire in soffitta: «Provincia e Regione hanno sollevato tante e tali obiezioni, che il Piano regolatore verrà in pratica revisionato completamente». \Nei programmi di Rifondazione non c’è posto per il porto della Margonara |