Referendum del centrodestra sulle centrali in Valbormida  
IL SECOLOXIX
Carcare Il centrodestra si mobilita contro la centrale a carbone pensata per la confinante frazione cairese di Ferrania e organizza un referendum, aperto anche anche ai ragazzi dai 16 anni in su. "Sei favorevole all'insediamento di Centrali (con la maiuscola) per la produzione di energia elettrica in Valbormida? Sì o no?". È il quesito che verrà proposto alla popolazione locale, con il referendum organizzato dal centrodestra, che fa capo alla lista civica "Carcare nel Duemila".
Domani e domenica saranno allestiti i primi seggi, presieduti dai consiglieri comunali Franco Bologna e Maurizio Torterolo. Il primo seggio sarà preparato nel pomeriggio di domani all'interno della galleria commerciale, in piazza Pertini, dalle 16 alle 18,30. Secondo giorno di urne aperte domenica, in piazza Sapeto, dalle 10 alle 12,30.
«Visto che l'amministrazione comunale ha bocciato la nostra richiesta di referendum istituzionale - spiega il capogruppo della lista Franco Bologna - abbiamo deciso di organizzare in proprio il referendum, mobilitando nostri volontari. Ci è sembrato giusto che la gente, la popolazione, e anche i più giovani si potessero esprimere su questo argomento, anche alla luce della grave crisi occupazionale che investe da anni la Valbormida». "Carcare nel Duemila" ha fatto inserire nella scheda elettorale, come premessa al quesito, il monito sugli «innumerevoli scempi ambientali presenti sul nostro territorio e il protocollo d'intesa relativo allo sviluppo industriale di Ferrania sottoscritto nel luglio 2005, che prevede la possibilità di insediamento di centrali elettriche fino ad una potenza di 800 MW nel sito dello stabilimento». Le operazioni referendarie verranno replicate anche nel prossimo fine settimana.
«Contiamo di arrivare entro Natale ad avere una stima dei dati significativa», spiega Bologna, che ha chiamato a raccolta per esprimersi sul quesito anche le associazioni ambientaliste, come "Per Ferrania" e "Are".



A. P.
09/12/2005