08 Dicembre 2005 LA STAMPA
OSPEDALE NIENTE SPERIMENTAZIONE, SUPERATA L’ISTRUTTORIA DEL COMITATO DI BIOETICA. LA «RD 486» POTRA’ ESSERE IMPORTATA FIALS: ACCORDI DISATTESI Pillola, il S. Paolo è pronto a partire Professioni sanitarie Sindacato autonomo contesta l’azienda Attesa per lunedì la nuova direttiva dell’assessore regionale alla Sanità |
Paride Pasquino SAVONA Sono attese per lunedì a Savona le linee guida della Regione per inserire la Ru 486, meglio nota come pillola abortiva, nell’applicazione della legge 194. Si tratta di direttive dell’assessore alla Sanità Montaldo che seguono l’approvazione da parte del Consiglio regionale di un ordine del giorno che di fatto non prevede neppure il ricorso a una sperimentazione, in quanto il farmaco non è disponibile sul territorio nazionale ma è già testato da anni in altri paesi, molti dei quali all’interno dell’Unione Europea. Una decisione che potrebbe rendere addirittura superata l’istruttoria avviata un paio di settimane fa dal Comitato di bioetica dell’Asl 2, la cui prossima riunione è prevista per il giorno 13. Una conferma è arrivata ieri mattina dal direttore generale dell’Asl 2, Franco Bonanni al termine di una riunione in Regione. «Si tratta di una questione di procedure ma anche di tempi. Se la direttiva della Regione ci perverrà prima del 13 dicembre, data in cui è prevista la riunione del Comitato bioetico, è evidente che gli esperti non potranno che prendere atto della situazione. A questo punto l’Asl attiverà una nuova procedura per l’acquisizione del farmaco». L’uso della Ru 486, infatti, è una terapia che viene decisa e scelta tra medico e paziente, al termine del percorso previsto dalla legge 164 che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza. In caso di orientamento verso l’aborto farmacologico, la Ru 486 deve essere acquistata all’estero per il caso clinico specifico. Il primario del reparto di Ginecologia di Savona, Salvatore Garzarelli ieri mattina ha preso parte a Genova all’incontro promosso dal comitato ligure per la difesa della laicità dello Stato che ha annunciato anche una manifestazione pubblica che si terrà sabato 17 dicembre in piazza Matteotti a Genova. A margine dell’incontro, ha detto: «La decisione della Regione apre nuove prospettive e cambia completamente lo scenario anche a Savona. Mi ero preparato per essere ascoltato dagli esperti del comitato bioetico ma c’è la possibilità ora che dalla prossima settimana possano essere attivate direttamente le procedure per l’importazione del farmaco». La procedura prevede che il reparto di Ginecologia inoltri la richiesta alla direzione sanitaria dell’Asl e successivamente alla Regione. Il farmaco in questione è un ormonale prodotto dalla Exelgyn, che peraltro ha chiesto la registrazione della pillola anche in Italia dal gennaio 2006, e a Savona verrebbe utilizzato in abbinamento a un altro farmaco (una prostaglandina) che innalza, secondo i medici, la percentuale di efficacia dal 90 al 98 per cento. L’ospedale San Paolo a Valloria è pronto all’utilizzo della pillola Ru 486 Dopo quello dei confederali, l’Asl 2 incassa anche l’attacco degli autonomi. Ieri è scesa in campo anche la segreteria provinciale della Fials che ha contestato i vertici dell’azienda sanitaria dopo la delibera che costituisce la struttura delle professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio, riabilitazione). Secondo la Fials il provvedimento non sarebbe stato concordato sulla base di un accordo siglato a luglio e «non garantisce l’autonomia professionale essendo in contrasto con la legge 251/2000», sostiene il segretario Silvio Valdiserra. Altre proteste, sempre dalla Fials, in una nota inviata ai lavoratori dell’Asl: «La situazione del disagio per gli operatori delle corsie è invariato rispetto al recente passato. E’ pur vero che si stia cercando di “fare qualche cosa” ma i tempi paiono biblici. Si piange sempre su “non abbiamo i fondi”, cosa possibile ma che non può essere addebitata ai lavoratori». |