Mareggiata, danni nel Savonese
LA STAMPA «Ora serve il piano per l’arenile» |
Paride Pasquino SAVONA Due stabilimenti balneari danneggiati a Savona, altrettanti a Varazze anche se con danni tutto sommato contenuti. Non si contano più, invece, i metri cubi di spiaggia che sono spariti, inghiottiti dalle onde di venerdì notte e sabato mattina. I bagni marini savonesi raccolgono i cocci, ma sono pronti a ripartire. Loro con le mareggiate sono un po’ come i giapponesi con il terremoto. «Ci conviviamo da sempre - dice il presidente dell’Associazione savonese Enrico Schiappapietra - e forse abbiamo visto di peggio, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia e impegnarci nei progetti cui stiamo lavorando con l’Autorità portuale». La mareggiata di libeccio che ha colpito la costa savonese nello scorso weekend ha danneggiato gli stabilimenti balneari «Corsaro» di via Nizza e, in misura più lieve, i «BagniArci» di via Cimarosa. Le onde hanno invaso le parti in muratura e i ricoveri delle attrezzature estive. «Molti di noi gestori erano preparati all’evento - dice Schiappapietra - e avevano provveduto a innalzare mucchi di sabbia a protezione dei manufatti, una specie di diga. Lo facciamo sempre. Ai bagni Corsaro erano appena stati realizzati dei lavori e non c’era stato il tempo di mettere a punto la protezione». Ancora: «E’ stata una mareggiata intensa, ma non delle peggiori. Sappiamo di essere in una zona a rischio. Da noi la spiaggia non è profonda e eventi di questo genere sono frequenti». Il mare porta nuova sabbia, il mare se la riprende. «E’ normale e lo sanno tutti. Il nostro dovere è invece quello di proteggere le costruzioni sulle quali negli anni abbiamo investito molto. Per questo vogliamo collaborare con l’Autorità portuale al progetto di consolidamento dell’arenile e contribuire come abbiamo sempre fatto». Un piano che è in itinere da alcuni anni e per il quale ci si è avvalsi anche della consulenza dell’Università di Padova. Prevede la realizzazione di sei moli subacquei perpendicolari alle linee di costa. Il presidente nazionale dei Bagni Marini, Riccardo Borgo: «La mareggiata è stata abbastanza dura ma non abbiamo ancora l’esatta valutazione dei danni. E’ stata però in controtendenza rispetto alle ultime. Libeccio invece dello Scirocco, quindi forse alla fine avremo un po’ di sabbia in più. Il punto è che comunque serve un maggior coordinamento ed è giusto che la Provincia e i Comuni si interessimo maggiormente dei problemi delle spiagge, che non riguardano solo i gestori. Molte spiagge non sono naturali, ma realizzate dall’uomo e su queste si sono comunque consolidate negli anni molte attività che sono da preservare. Per questo non bastano solo gi interventi di ripascimento». |