Ultimatum di Rifondazione al centrosinistra Elezioni comunali. Berruti, candidato sindaco dell'Unione, accetta il pubblico confronto con la sinistra critica. Appuntamento il 17 dicembre
Il segretario Franco Zunino: «Novità su programmi e uomini, altrimenti niente accordo»
dal SECOLOXIX
Si avvicina pericolosamente al punto di rottura la storia (appena iniziata) dei rapporti tra Rifondazione Comunista e il centrosinistra per le prossime elezioni comunali di Savona. Il segretario provinciale del partito di Bertinotti, Franco Zunino, non ha affatto gradito la reazione - giudicata «scomposta» - della Margherita alle sue dichiarazioni sul percorso per arrivare all'alleanza. E ora pone un aut aut. Manda a dire: «A questo punto la trattativa deve partire al più presto possibile, senza indugi». E, per essere più chiaro, aggiunge: «Non accettiamo la chiusura a riccio del centrosinistra che sembra voler lasciare a Rifondazione Comunista la possibilità di discutere solo delle cose meno importanti. Non intendiamo accettare pacchetti "preconfezionati"». E chiude: «Per essere espliciti, poniamo il vincolo di una discussione a tutto campo, nessun tema escluso».
Com'è noto, a sollevare un vespaio era stato l'accento posto da Zunino sulla necessità di mandare agli elettori un segnale ben preciso di «discontinuità» rispetto all'attuale maggioranza (che vede Rifondazione all'opposizione). A partire dalla figura del vicesindaco reggente Franco Lirosi. «Ribadisco che quello che a noi interessa è parlare di programmi - chiosa ancora Zunino - ed è sui programmi che chiediamo novità importanti. Il tema dell'innovazione per noi è centrale. Non entro poi nel giudizio sulle persone, non voglio polemizzare con nessuno. Ma è chiaro che i programmi si incarnano nelle persone. E il tema dei nomi non è indifferente a questa necessità di innovazione e discontinuità».
Ma, al di là dei nomi, quel che è certo è che Rifondazione e centrosinistra sono in difficoltà. dopo anni di liti a Palazzo Sisto, nel trovare un denominatore comune sulle scelte di fondo (a partire dalla questione dei rifiuti e di Cima Montà per passare ai rapporti con i poteri economici). Nel centrosinistra, qualcuno appare tentato di forzare la mano per far saltare il banco, nonostante le alleanze nazionali indichino un percorso praticamente obbligato. Una riprova si avrà già il 17 dicembre: Federico Berruti, indicato dai Ds al centrosinistra quale candidato sindaco, ha raccolto il guanto di sfida lanciato dall'associazione "A sinistra per Savona". Il gruppo di Franco Astengo, pronto a scendere in campo con una propria lista alternativa (alla quale aderirebbe anche il pezzo di Rifondazione Comunista dissidente che fa capo a Patrizia Turchi) tenterà ora di gettarsi nel solco aperto tra Zunino e Margherita. Nel frattempo, raccoglie il primo risultato: Berruti ha accettato, ora si attende la risposta dello stesso Zunino e del consigliere di "Noi per Savona" Domenico Buscaglia. Se tutti accetteranno, le varie anime della sinistra saranno sfidate a chiarirsi sui temi che "A sinistra per Savona" ritiene fondamentali: il «deficit di democrazia» dell'attuale maggioranza, le questioni dello sviluppo (Metalmetron e San Paolo), il Puc, rifiuti e Cima Montà, i rapporti tra "poteri forti" e amministrazione.
Antonella Granero
02/12/2005