Una drammatica corsa ad ostacoli. Tra veicoli in sosta in
seconda e in alcuni casi addirittura in terza fila,
automobilisti che nonostante l'uso delle sirene non
favoriscono il transito del mezzo di soccorso, altri che
proprio a causa delle sirene rimangono impietriti al
volante. Quello che dovrebbe essere per le ambulanze un
viaggio il più rapido possibile verso il pronto soccorso
dell'ospedale San Paolo, molto spesso si trasforma in una
vera e propria odissea. E a farne le spese, perchè a volte
anche una manciata di secondi potrebbe risultare decisiva
per salvare una vita, rischiano di essere i pazienti in
attesa di esser soccorsi o di raggiungere al più presto
Valloria.
A lanciare l'allarme sono i responsabili dei servizi di soccorso delle pubbliche assistenze cittadine. E non è un caso se ciò avviene proprio alla vigilia del periodo nel quale si verificherà la consueta corsa agli acquisti natalizi, con un inevitabile aumento del traffico lungo le principali strade del centro. «Che Savona sia una città dal punto di vista del traffico caotica - afferma Mauro Pastorino, direttore dei servizi facente funzione della Croce Bianca - è visibile a tutti. Purtroppo mi sembra che gli automobilisti non siano sufficientemente sensibilizzati sull'importanza di facilitare nel maggior modo possibile il transito dei veicoli di soccorso. Molto spesso, infatti, non serve a nulla neppure azionare le sirene. Eppure tutti dovrebbero sapere che una ambulanza può viaggiare "in sirena", come diciamo noi, soltanto quando si tratta di una vera emergenza e l'utilizzo del dispositivo sonoro è autorizzato dalla centrale del "118", di Savona Soccorso». Dalle esperienze vissute in questi ultimi mesi dagli autisti e dai militi delle pubbliche assistenze cittadine, emerge anche un quadro chiaro delle strade sotto questo profilo più difficili da percorrere. «Per quello che ci riguarda - spiega ancora Mauro Pastorino, della Bianca - le maggiori difficoltà le incontriamo in via Montenotte e via Guidobono, dopo che in queste due strade del centro è stato deciso di istituire i parcheggi a lisca di pesce. Abbiamo provato a scrivere al Comune e ai vigili urbani chiedendo di riprisitnare il vecchio sistema di sosta, ma inutilmente. E poi è diventato veramente drammatico, a causa della sosta selvaggia, riuscire a percorrere il tratto di corso Italia compreso tra via dei Vegerio e via Pertinace, una strada prioritaria per raggiungere dal centro città il pronto soccorso del San Paolo». «Per noi il vero dramma è percorrere corso Mazzini, a causa dei numerosi impianti semaforici - afferma invece Matteo Lai, ispettore dei volontari della Croce Rossa - E poi troviamo sempre difficoltà in via Scarpa, a causa delle auto abbandonate in sosta vietata in seconda fila». A rallentare la corsa dei mezzi di soccorso verso il pronto soccorso del San Paolo sono infine i lavori in corso al viadotto Torretta, sull'Aurelia. «Se ci troviamo davanti anche solo una bicicletta - confermano i militi delle croci - dobbiamo per forze di cosa aspettare che finisca il restringimento di carreggiata». Gianluigi Cancelli 29/11/2005 |
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