Per il retroporto di Savona s'affaccia adesso l'ipotesi di Novi Anche Genova guarda con interesse allo scalo merci di San Bovo  IL SECOLOXIX
 
Novi Ligure Lo guardano con interesse anche i porti liguri, Genova naturalmente in prima fila, ma anche Savona. Punta sulla sua fortunata posizione geografica, al centro del triangolo industriale di Genova, Milano e Torino, anche una società, Slala, nata per creare un'area logistica che si proietti verso l'Europa. L'oggetto di tanto desiderio si chiama scalo merci di Novi San Bovo, area ferroviaria in cui arrivano e dal quale partono migliaia di treni ogni anno e che l'amministrazione comunale novese vuole fortemente rilanciare. Tanto da aver inserito il suo ulteriore sviluppo come condizione imprescindibile, oltre alle richieste sulla tutela ambientale, per non dare parere negativo al progetto del Terzo Valico. E a tal punto da aver fatto eseguire uno studio di fattibilità per un progetto concreto.
Per anni fiore all'occhiello delle ferrovie dello Stato nel Basso Piemonte, perché naturale sbocco di Genova verso l'Europa del Nord, dello scalo novese si parlerà proprio domani nel convegno che propone all'attenzione di esperti, amministratori e operatori economici l'argomento avendo come titolo: "La logistica integrata nella Provincia di Alessandria scenari di possibile sviluppo nell'area novese: riuso funzionale dello scalo ferroviario di San Bovo e nuova piattaforma logistica". L'incontro, che si terrà a partire dalle 14,30 nella biblioteca comunale, sarà suddiviso in due sessioni: nella prima verranno illustrate le linee strategiche della logistica integrata nella provincia di Alessandria da parte della Società Slala, con la presenza del suo presidente Fabrizio Palenzona; la seconda tratterà dei possibili sviluppi della logistica nell'area novese con particolare riferimento allo scalo di San Bovo.
Nel convegno di domani l'amministrazione comunale presenterà anche lo studio di fattibilità per dimostrare che la riqualificazione di San Bovo non è semplicemente un'ipotesi ma è un'operazione realizzabile concretamente. Il sindaco Lorenzo Robbiano sul destino del vecchio scalo merci di è detto ottimista ritenendo che la riqualificazione dell'area da parte delle Ferrovie possa avvenire indipendentemente dal fatto che venga realizzato il Terzo Valico.
Se da una parte Rfi non esprime giudizi su San Bovo dall'altra l'Autorità Portuale di Genova (e quella di Savona) guardano con interesse a Novi e al suo scalo ferroviario. «Nel corso degli incontri avuti nel tempo con l'Autorità portuale di Genova - sottolinea il sindaco - ho potuto notare un forte interessamento verso San Bovo anche perché il porto di Genova ha poco spazio e per le operazioni di smistamento ha bisogno di un luogo vicino e attrezzato e Novi è il suo naturale retroporto».



Marzia Persi
29/11/2005