LA STAMPA
TRASPORTI IN CARICO ALL’IPS SUI COSTI DEL METRO’
Il bilancio dell’ Acts è
sempre più rosso
SAVONA
L’Acts spa chiuderà il bilancio 2005 con un passivo di 591 mila euro e Acts
Linea avrà una perdita di 861 mila euro. Questa preoccupante situazione dei
conti che il presidente Luca Delbene ha illustrato a Comune e Provincia in
occasione dell’assemblea dei soci. La situazione economica dell’azienda dei bus
è sempre più deficitaria e oltretutto, come ha sottolineato Delbene, ben 13 dei
16 milioni di costi di Acts Linea non sono comprimibili perchè sono legati al
personale, al consumo di carburante o alle assicurazioni. Tutto questo
costringerà i soci a ripianare il deficit senza possibilità di interventi
sostanziali, visto che fra l’altro l’azienda dei bus ha già fatto registrare un
aumento del 7% dei passeggeri. Le soluzioni che vengono ipotizzate sono solo di
ampio respiro e ipotizzano un rifacimento dei bacini del trasporto pubblico
locale, con l’unificazione di Acts e Sar. Scenari che richiederanno ancora
qualche anno per avverarsi. Nel frattempo ai soci di Acts non resta che
rifondere le perdite dell’azienda.
Durante l’assemblea, il presidente Delbene ha inoltre informato i soci che il
primo gennaio il direttore generale Lorenzo Ivaldo lascerà anticipatamente
l’incarico e l’Acts potrà quindi effettuare un bando per la ricerca del manager
che dovrà sostituirlo.
Infine capitolo metrobus. L’Acts non può accendere il mutuo di 27 milioni di
euro concesso dal ministero delle Infrastrutture e la Provincia non intende
sostituirsi in questo compito per non sfortare i parametri del patto di
stabilità che provocherebbero la paralisi dell’ente. L’alternativa è quella di
dar vita all’Agenzia della mobilità. Si tratterebbe di costituire un nuovo ente
in grado di accendere i mutui ma il processo di trasformazione richiederà mesi.
Inoltre bisognerà attendere il responso dell’Ips che è stata formalmente
incaricata di verificare i costi di gestione del nuovo mezzo di trasporto
elettrico. L’incarico, per la verità, è stato un po’ stemperato nei contenuti
perchè l’Ips dovrà pronunciarsi sulla redditività del tracciato Vado-Albisola
Superiore, anche se tutti gli enti sanno che la seconda tratta non verrà mai
realizzata.