29 Novembre 2005

LA STAMPA
TRASPORTI IN CARICO ALL’IPS SUI COSTI DEL METRO’

Il bilancio dell’ Acts è sempre più rosso

SAVONA
L’Acts spa chiuderà il bilancio 2005 con un passivo di 591 mila euro e Acts Linea avrà una perdita di 861 mila euro. Questa preoccupante situazione dei conti che il presidente Luca Delbene ha illustrato a Comune e Provincia in occasione dell’assemblea dei soci. La situazione economica dell’azienda dei bus è sempre più deficitaria e oltretutto, come ha sottolineato Delbene, ben 13 dei 16 milioni di costi di Acts Linea non sono comprimibili perchè sono legati al personale, al consumo di carburante o alle assicurazioni. Tutto questo costringerà i soci a ripianare il deficit senza possibilità di interventi sostanziali, visto che fra l’altro l’azienda dei bus ha già fatto registrare un aumento del 7% dei passeggeri. Le soluzioni che vengono ipotizzate sono solo di ampio respiro e ipotizzano un rifacimento dei bacini del trasporto pubblico locale, con l’unificazione di Acts e Sar. Scenari che richiederanno ancora qualche anno per avverarsi. Nel frattempo ai soci di Acts non resta che rifondere le perdite dell’azienda.
Durante l’assemblea, il presidente Delbene ha inoltre informato i soci che il primo gennaio il direttore generale Lorenzo Ivaldo lascerà anticipatamente l’incarico e l’Acts potrà quindi effettuare un bando per la ricerca del manager che dovrà sostituirlo.
Infine capitolo metrobus. L’Acts non può accendere il mutuo di 27 milioni di euro concesso dal ministero delle Infrastrutture e la Provincia non intende sostituirsi in questo compito per non sfortare i parametri del patto di stabilità che provocherebbero la paralisi dell’ente. L’alternativa è quella di dar vita all’Agenzia della mobilità. Si tratterebbe di costituire un nuovo ente in grado di accendere i mutui ma il processo di trasformazione richiederà mesi. Inoltre bisognerà attendere il responso dell’Ips che è stata formalmente incaricata di verificare i costi di gestione del nuovo mezzo di trasporto elettrico. L’incarico, per la verità, è stato un po’ stemperato nei contenuti perchè l’Ips dovrà pronunciarsi sulla redditività del tracciato Vado-Albisola Superiore, anche se tutti gli enti sanno che la seconda tratta non verrà mai realizzata.