23 Novembre 2005 LA STAMPA
CLIMA TESO IERI IN CONSIGLIO REGIONALE LE AVVISAGLIE DI QUELLO CHE ACCADRA’ SABATO NOTTE QUANDO LA MANOVRA ECONOMICA ARRIVERA’ IN AULA Plinio contro Ronzitti per la convocazione dell’assise alle 0,30 e altri duri interventi Accuse di «golpismo» per le nuove tasse |
Alessandra
Pieracci GENOVA Toni accesi ieri in Consiglio regionale prima dell’approvazione del calendario dei lavori in cui è prevista l’assemblea notturna, convocata alle 0,30 di sabato per far approvare in tempo la manovra finanziaria, ovvero le nuove tasse in grado di ripianare i buchi della sanità. Dopo un’ora e mezzo di accuse reciproche, soprattutto tra il presidente del Consiglio Mino Ronzitti (Ds) e l’ex presidente Gianni Plinio (An), il calendario alla fine è passato con 25 voti a favore, 11 contrari e l’astensione preannunciata di Fabio Broglia (Udc), che ha scelto una posizione defilata rispetto alla critica dura verso i provvedimenti della giunta. Numerosi gli interventi dell’opposizione: Nicola Abbundo (Gruppo Misto), Luigi Morgillo (Forza Italia), Sandro Biasotti (Per la Liguria), Matteo Marcenaro (Per la Liguria Sandro Biasotti), Franco Orsi (FI), Giovanni Macchiavello (Per la Liguria - Sandro Biasotti) hanno criticato la decisione. Gianni Plinio ha definito la convocazione una «grave scorrettezza» e un «golpe istituzionale» dichiarando che il presidente del Consiglio Mino Ronzitti «ha gettato la maschera dimostrando di non essere super partes» ma di favorire le scelte politiche della giunta. Nicola Abbundo (Gruppo Misto) ha detto che «tutto nasce da una cattiva gestione dell'Ufficio di presidenza». Immediata la replica di Ronzitti: «Il mio comportamento è stato corretto e rispettoso dello Statuto e del Regolamento. Ho avuto riguardo sia le esigenze dell’opposizione, che attraverso una legittima manovra ostruzionistica in commissione ha ritardato l'approvazione del provvedimento fino a sabato notte scorso impedendo la discussione dello stesso in questa seduta. Ma ho rispettato anche le richieste della maggioranza e della giunta che hanno sostenuto l’urgenza di questa legge e la sua importanza decisiva per la prospettiva economica, sociale e della sanità di questa regione. A norma di statuto e di regolamento, venerdì prossimo era il primo giorno utile per mettere in discussione la legge, ma dato che venerdì è previsto lo sciopero generale contro la finanziaria, per riguardo ai lavoratori, ho dovuto convocare il Consiglio nel momento in cui era possibile e cioè per le 0.30 di sabato notte. Come presidente ho la responsabilità di garantire che il Consiglio nella sua sovranità possa affrontare la questione. E’ una responsabilità che ho nei confronti prima di tutto dell'opinione pubblica e dei cittadini che potrebbero subire le conseguenze di mancate decisioni. In quanto all'accusa di golpismo, consigliere Plilnio, non sono certo io esperto di golpe, lei dovrebbe saperlo per antiche consuetudini». Plinio è esploso dichiarando di non accettare «lezioni di regolamento, io che ho litigato per un anno con i mei stessi alleati per tutelare la minoranza». Le opposizioni hanno contestato anche i presupposti del provvedimento fiscale e chiesto tempo per approfondirlo. Biasotti ha ricordato che la pratica ostruzionista è stata praticata spesso dal centro sinistra nella passata legislatura. Moreno Veschi (Ds), Vincenzo Nesci (Rifondazione) hanno replicato che in nessuna occasione è mai stato fatto ostruzionismo su manovre di bilancio. Nel pomeriggio si è tenuta una riunione della minoranza cui è seguita una dell’Ufficio di presidenza integrato dai capigruppo. Per ora la seduta consiliare di sabato notte è confermata. Ma oggi si terrà una nuova riunione dell’Upi. E sempre oggi, alle 12, presso la sala dell’Ufficio di presidenza al terzo piano di via Fieschi, presidente Ronzitti incontrerà il personale del Consiglio per chiarire tutte le questioni che riguardano la loro prestazione di lavoro per la prossima, inusuale seduta. Sempre ieri, è stato comunicata ufficialmente l’adesione del consigliere Lorenzo Castè, già membro del gruppo di Rifondazione, al gruppo Comunisti italiani-Sinistra arcobaleno, di cui è stato eletto capogruppo Tirreno Bianchi, già capo dei comunisti italiani. |