Berruti in corsa per Palazzo Sisto centrosinistra diviso sulla candidatura Ok da Ds e Sdi, posizioni diverse degli altri alleati dell'Unione
dal SECOLOXIX
La candidatura nel centrosinistra di Federico Berruti a sindaco di Savona ha avuto l'ok ufficiale della maggior parte degli alleati che si riconoscono nell'Unione. Sdi, Margherita, oltre naturalmente ai Ds che lo hanno proposto, hanno "preso atto" che bisognerà far convergere i voti su Berruti e che d'ora in poi bisognerà mettere a punto un programma aministrativo. Esattamente l'opposto di quanto annunciato per molti mesi, ma per i gruppi satelliti dei Ds si è trattato di prendere o lasciare. La presentazione ufficiale di Berruti avvenuta l'altra notte nella nuova sede dei democratici di sinistra in piazza Sisto, non significa far cessare trattative, contrasti e scontri che hanno caratterizzato un lungo periodo. Dopo l'assise generale il centrosinistra savonese si è aggiornato a "dopo il 10 dicembre" per parlare di programma. Ma dovrà affrontare pure qualche questione di non secondaria importanza rimasta ancora in sospeso. La Margherita, contestualmente alla "sì" a Berruti ha posto il problema dei nuovi assetti alla Provincia e la strada appare tutta in salita. Il gruppo di Rifondazione comunista, non convocato l'altra sera, afferma di non essere ancora convinto di offrire il proprio appoggio alla coalizione, riservandosi un'attenta verifica sul programma e ignorando volutamente la candidatura Berruti. La cosiddetta sinistra Ds sembra intanto allontanarsi sempre più dalle posizioni dell'Unione, insoddisfatta delle risposte finora ottenute. E c'è pure un retroscena sulle trattative dell'estate scorsa, emerso solo all'incontro dell'altra notte. I Comunisti italiani rappresentati dall'assessore comunale all'ambiente Pietro Casaccia, hanno rivelato di aver fatto un tentativo per trovare una candidatura alternativa con Verdi e Rifondazione, ma alla fine di aver dovuto abbandonare il loro progetto.
I Ds hanno tuttavia incassato il favore dell'Sdi del segretario provinciale Paolo Caviglia che ieri ha definito quella di Berruti «una buona candidatura», mentre nel luglio scorso aveva chiesto le primarie a gran voce, rivendicando di «essere in grado di esprimere una candidatura socialista». E pure quella degli altri alleati che di fronte all'alternativa delle elezioni primarie, alla fine hanno preferito appoggiarsi al candidato Ds di bandiera.