All’attacco dal SECOLOXIX
il gruppo di Franco Astengo e Patrizia Turchi dopo l’annuncio del ricorso al Tar della Confesercenti
Ex Metalmetron, sinistra scatenata
Dopo l’annuncio della Confesercenti di voler ricorrere al Tar contro il via libera del Comune alla trasformazione
della Metalmetron in un megastore, si infiamma il dibattito politico. Franco Astengo, portavoce dell’associazione “A
sinistra per Savona” (che sta lavorando ad una lista della sinistra alternativa per le elezioni 2006) è durissimo.
«La vicenda delle aree ex Metalmetron ricalca, ancora una volta, le logiche direttamente speculative,
a vantaggio dei cosiddetti “poteri forti”, che hanno caratterizzato le scelte compiute dall’amministrazione comunale
di Savona negli ultimi 15 anni».
Prosegue Astengo. «Piano Bofill, utilizzo a fine commerciali-abitativi del vecchio San Paolo, aree ex Metalmetron
destinati all’iperdistribuzione: si chiude così il “triangolo delle Bermuda” in cui si stanno inabissando le
sorti di Savona che, invece, dovrebbero essere destinate al ritorno della presenza di strutture produttive e dall’utilizzo
ad uso pubblico dei grandi contenitori storici, sul binomio innovazione tecnologicacultra, che dovrebbe rappresentare,
per davvero. il futuro possibile della città». Sulla stessa linea Patrizia Turchi, capogruppo a Palazzo Sisto di Rifondazione Comunista, ma il cui gruppo è pronto a saldarsi proprio all’associazione di Astengo (in polemica con le scelte del partito per
una trattativa con il centrosinistra): «Una giunta in regime di decadenza deve limitarsi all’ordinaria amministrazione.
Siamo di fronte ad un episodio di pura arroganza. Inoltre non si rispettano le clausole di salvaguardia relative all’adozione
del Puc». Conclude la Turchi.
«Si soffoca nella ricerca della speculazione immediata una idea di sviluppo della città fondato sulla ripresa produttiva.
La città paga l’assenza di programmazione, il peso delle lobbies che rappresentano i cosiddetti poteri forti, una
conduzione politico amministrativa rispetto alla quale va presentata una ipotesi di governo radicalmente alternativa».
A. G.