dal SECOLOXIX |
AlassioLa protesta è esplosa prima di consultare anche i suoi più stretti collaboratori, tuonando contro la Regione che viene, per l'ennesima volta, definita matrigna e completamente avulsa da quelli che sono i problemi quotidiani che un'amministrazione civica deve affrontare. «Hanno aumentato le tasse sui redditi, la benzina, il bollo sull'auto e le tasse universitarie. Siamo all'assurdo. Nessuno fiata ed allora chiamo a raccolta tutti i sindaci della provincia, anzi della regione, perché protestino con me nei confronti della giunta Burlando. E' assurdo quanto sta accadendo, con la scusa di dover far fronte a un presunto buco nella sanità». Marco Melgrati, sindaco di Alassio, ha già preso carta e penna e di getto ha scritto al presidente della Regione per ricordargli che non è con i nuovi balzelli che si fronteggia l'amministrazione di un territorio. «L'aumento previsto per il prossimo anno - dice Melgrati - porterà a incamerare 97 milioni di euro in più, per raggiungere i 108 milioni nel 2007. Queste sono le cifre a fronte di una finanziaria del governo centrale che non supera i 42 milioni di euro. Direi che i numeri parlano da soli, che non c'è bisogno di commento alcuno se non fosse che per risanare i bilanci comunali occorrono sacrifici immensi. Non si può accettare che tutto si risolva costringendo i cittadini a rimettere mano al portafogli». Da Alassio parte l'appello ai sindaci liguri, con esplicita richiesta di interventi. «Senza guardare ai colori delle casacche politiche. Qui ci troviamo ad affrontare una situazione difficilissima. Non si può soltanto protestare per partito preso». Melgrati non fa sconti a nessuno e aggiunge: «La Regione non ha mai aiutato le piccole realtà. Non si può tenere un occhio di riguardo soltanto per l'alta densità abitativa portando l'Ici dal 9 al 7 per mille facendo perdere ad Alassio, per esempio, circa un milione di euro». 19/11/2005 |