IL PUNTO DI VISTA DI FRANCO ZUNINO

Il problema ineludibile che si pone, a riguardo delle prossime elezioni comunali savonesi, è quello di verificare se, dopo sette anni di giusta e dura collocazione all’opposizione, sia possibile intraprendere un percorso in grado di introdurre elementi di forte discontinuità ed innovazione nel governo della città.

 

 Per un Partito di sinistra d’alternativa quale Rifondazione Comunista il problema ineludibile che si pone, a riguardo delle prossime elezioni  comunali savonesi,  è quello di verificare se, dopo sette anni di giusta e dura collocazione all’opposizione, sia possibile intraprendere un percorso in grado di introdurre elementi di forte discontinuità ed innovazione nel governo della città. Ciò tanto più in un quadro nazionale complesso ed in movimento, in relazione in particolare al fatto che le elezioni  amministrative a Savona saranno quasi contemporanee a quelle politiche nazionali. 

      La sconfitta del governo Berlusconi mi pare una necessità primaria ed indiscutibile, pur non sufficiente a garantire un vero cambio nella politica del nostro paese, per tutta la sinistra (e mi permetterei di dire per tutto il tessuto progressista e democratico) sia riformista che d’alternativa o antagonista che dir si voglia. 

      Il  problema serio sarà quello relativo a quale capacità di mettere in campo programmi davvero alternativi e di come saperli realizzare, nel caso di un positivo esito elettorale. Questo sia a livello nazionale e tantopiù, date le condizioni di partenza, che a livello locale. 

      A livello locale infatti, a nostro avviso, in questi anni si sono smarrite molte delle caratteristiche di “sinistra” nel governo della città. 

      Elementi quali la partecipazione, il decentramento, la valorizzazione delle periferie, il ruolo primario dei servizi sociali nell’intercettare ed affrontare il crescente disagio sociale, la programmazione del territorio indirizzata, nel rispetto della risorsa ambiente, a dare essenzialmente una risposta ai ceti sociali più deboli, che avevano rappresentato per Savona elementi fondamentali di governo, sono stati in larghissima parte abbandonati e disattesi. 

      E’ possibile rimettere al centro della discussione politica e dei programmi della sinistra, anche a Savona, queste tematiche, così come quelle, ad esempio, riguardanti il rilancio del trasporto pubblico, la progettazione di un ciclo integrato dei rifiuti che punti davvero alla riduzione, al riciclo ed al riutilizzo e metta fine, una volta per tutte, alla discarica di Cima Montà, la gestione pubblica dei “beni comuni” a partire dalle risorse idriche?  

      La risposta non è di certo scontata, ma credo valga la pena, anzi sia indispensabile, provarci, aprendo un confronto politico-programmatico serio che coinvolga non solo i partiti della sinistra, ma anche l’intera città nelle sue democratiche rappresentanze ed articolazioni. 

CelleLigure,19novembre2005                         Franco Zunino