Benzina, la Regione vara l'aumento
LA MANOVRA Il rincaro di 0,0258 euro dovrebbe scattare nel 2006. Finanzierà il trasporto pubblico ligure e in particolare l'Amt
Oggi la giunta Burlando dà il via libera alla stangata che frutterà 14,5 milioni
dal SECOLOXIX
 
Genova Una stangata sul tavolo, l'altra nel cassetto. Questa mattina la giunta regionale dà il via libera all'introduzione dell'accisa sulla benzina, una manovrina da 14,5 milioni di euro che farà aumentare il costo della benzina acquistata nella nostra regione di 0,0258 euro al litro ma che darà una boccata di ossigeno al trasporto pubblico locale.
Ma la stessa Regione Liguria, alleata alle altre Regioni italiane, aspetta e spera che il parlamento approvi almeno uno degli otto emendamenti presentati per finanziare il trasporto pubblico: la possibilità, a partire dal 2007, di introdurre l'accisa anche sul gasolio da autotrazione. Un provvedimento che dovrebbe valere altri 14,5 milioni di euro e che, tuttavia, riguarderebbe solo le auto private e non i mezzi per il trasporto pubblico e quello delle merci: bus e camion, insomma, sarebbero esclusi.
Ma andiamo con ordine. Oggi l'esecutivo guidato da Claudio Burlando, al rientro in piazza De Ferrari dopo due giorni di controlli medici, approverà l'introduzione dell'accisa: si tratta di una cifra calcolata intorno ai 14,5 milioni di euro. Nel 2006 soltanto un terzo di questo denaro sarà subito destinato al trasporto pubblico, gli altri soldi finirannno nel calderone delle finanze regionali per altri comparti di spesa: «chissà, magari al trasporto ne andranno anche un po' di più: anche sette», ha azzardato l'assessore regionale ai Trasporti Luigi Merlo, che però difficilmente avrà il via libera dai colleghi. Buona parte delle risorse, circa la metà, finiranno nelle casse di Amt: in pratica aiuteranno il sindaco Giuseppe Pericu a non aumentare il costo del biglietto, mantenendo invariato il servizio. Nel 2007, quando entrerà in vigore l'aumento del bollo auto, tutto il gettito dell'accisa sarà destinato a finanziare il trasporto pubblico: «Anche se è prematuro parlarne - ha aggiunto Merlo - visto che il capitolo del trasporto è uno dei temi forti su cui pare intenzionato a impegnarsi il governo nazionale. Ma non sono ottimista per l'emendamento sul gasolio: finora il governo Berlusconi ha risposto picche su tutte le nostre iniziative».
Ma l'introduzione dell'accisa sarà accompagnata da un provvedimento che andrà a modificare la distribuzione delle risorse destinate al trasporto pubblico: «La mia intenzione - ha spiegato Merlo - è quella di rivedere le modalità di distribuzione delle risorse entro la fine dell'anno: se non ci riuscirò, lo farò comunque in tempi rapidi. Non è più possibile basarsi solo sui chilometri percorsi». L'idea dell'assessore, anzitutto, è quella di fotografare in ogni realtà il servizio minimo (quanti bus e quante corse), di tenere conto delle linee collinari (più costose) ma anche introdurre altri parametri: «Potremmo prevedere - ha spiegato - un premio per le aziende che garantiscono qualità ed efficienza».Enzo Galiano
Claudio Caviglia
16/11/2005
Scintille tra Ds e Forza Italia
 
 
Genova «Il centro sinistra smetta di dare la colpa alla giunta Biasotti e dica chiaramente che l'aumento delle tasse serve soprattutto per mantenere le promesse elettorali: altrimenti faremo ostruzionismo».
Alla minaccia di Luigi Morgillo, capogruppo di Forza Italia in Regione, risponde a stretto giro Ubaldo Benvenuti, consigliere Ds e presidente della commissione Bilancio: «La manovra finanziaria non è solo finalizzata alla copertura del buco della sanità ma anche a sostenere il fondo per le persone non autosufficienti e interventi a sostegno dei lavoratori precari e degli studenti».
Continua lo scontro sulla Finanziaria della Regione che, tra aumenti di imposte e tagli alla spesa, frutterà 400 milioni di euro in due anni. Oggi la giunta approverà la manovra complessiva, con l'aumento dell'accisa sulla benzina, dopo aver già varato in via d'urgenza una parte consistente della stessa. E cioè: l'aumento dell'addizionale Irpef, sino al tetto massimo dell'1,40 per cento per i redditi oltre i 20 mila euro, e dell'Irap per banche e assicurazioni. Ieri in consiglio l'iter di esame in commissione dello stralcio da 80 milioni di euro è stato varato con i voti della maggioranza più il voto di Gabriele Saldo, Forza Italia. Contrario Giovanni Macchiavello (Lista Biasotti). Il resto del centrodestra non ha partecipato al voto, fermo e relativamente compatto sulla linea contraria all'aumento delle tasse. Il vicepresidente della commissione Bilancio, Matteo Marcenaro (Lista Biasotti), non ha avallato l'ordine del giorno della stessa commissione riferito all'"anticipo" della Finanziaria: «Io, che ho ricoperto lo stesso ruolo per cinque anni, non ho mai fatto nulla del genere. Come si vede, l'ostruzionismo c'è ed è un atto irresponsabile. Vorrà dire che, venerdì in commissione, voteremo a maggioranza l'ordine del giorno sul disegno di legge che riguarda il ritocco di Ire e Irap. E andremo avanti».
Il centro destra chiederà una lunga serie di audizioni: sindacati, imprese, associazioni di categoria. «Vedremo...», dice Benvenuti. «Dopo otto anni di tregua fiscale - riprende Morgillo - è giusto ascoltare tutte le parti. Se ci sarà negato, faremo ostruzionismo in aula. Come i Verdi per la caccia. Spero di non arrivare a quel punto. Anche perché non ce ne sarebbe bisogno. Le audizioni basterebbero a superare il termine del 25 novembre, oltre il quale sarà impossibile varare il provvedimento per il 2006».
Il capogruppo degli azzurri apre uno spiraglio: «Se la giunta smetterà di incolpare noi, potremo limitarci a votare contro la manovra, non ci interessa fare ostruzionismo becero. Però basta con le bugie. Il disavanzo nel 2004 non supera i 70 milioni di euro. Nel 2005 il buco è in gran parte colpa della giunta Burlando che non ha messo in atto i correttivi indicati dal governo. Così ora si rischia l'invio di un commissario ad acta per la sanità». La ricetta del centro destra? Vendere gli immobili Asl e razionalizzare la spesa. «La manovra prevede anche investimenti - interviene Marco Nesci, capogruppo di Rifondazione - I 14 milioni di euro provenienti dall'aumento dell'accisa sulla benzina, ad esempio, dovranno essere destinati al trasporto pubblico locale».
Il caso Cofferati. Solidarietà al sindaco di Bologna è stata espressa dal consiglio regionale con due ordini del giorni distinti. Contrari Rifondazione e Verdi. Il primo, presentato da An, fa riferimento alle «pesanti contestazioni» subite da Cofferati: la maggioranza si è astenuta. Il secondo, avanzato dai Ds, sottolinea la difesa della legalità«quale strumento che tutela i cittadini a partire dalle fasce deboli». Favorevoli la maggioranza e Forza Italia. In Comune un analogo documento è stato votato anche dai Verdi. Non hanno partecipato al voto Rifondazione e Roberto Delogu (Comunisti italiani).



E. Ga.
16/11/2005