08 Novembre 2005 LA
STAMPA
DOPO OLTRE UN ANNO DI STOP RIPRENDE LA
COSTRUZIONE DEL TUNNEL ARTIFICIALE PER LA STRADA INTERQUARTIERI
Riapre il cantiere della bretella di
via Tissoni
I lavori
assegnati alla Cementbit
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Ermanno Branca
SAVONA
Il Comune riapre il cantiere della bretella via Tissoni-via Alla
Rocca. L’amministrazione comunale ieri ha consegnato i lavori
all’impresa Cementbit che avrà il compito di portare a termine
il completamento della strada interquartieri di Legino dopo le
vicissitudini amministrative, progettuali ed economiche che
hanno bloccato il cantiere per oltre un anno.
Il precedente appalto si era concluso malamente. L’associazione
temporanea si impresa fra l’azienda Ambiente di Salerno e Argo
di Matera aveva abbandonato i lavori dopo aver effettuato gli
scavi. L’impresa aveva infatti eccepito una serie di errori
nella progettazione del Comune che rendevano l’opera più onerosa
del previsto. Il terreno friabile e l’incremento del costo
dell’acciaio oltre alle numerose prescrizioni imposte dalla
Società autostrade, hanno indotto le due aziende a chiedere la
risoluzione del contratto. L’amministrazione comunale è stata
costretta a chiudere il cantiere, a rifare il progetto e a
bandire una nuova gara d’appalto per il completamento dei lavori
con un importo vicino a 2 milioni e 600 mila euro. Si tratta di
realizzare un tunnel artificiale di circa 270 metri che salirà
da via Tissoni a via Alla Rocca. Una struttura che verrà
realizzata in calcestruzzo. Il cantiere richiederà almeno un
anno. La bretella servirà infatti a completare la strada di
cornice alternativa a via Stalingrado, per entrare e uscire
dalla città da Ponente senza intasare la viabilità del centro di
Savona. La strada sarà a quattro corsie e a doppio senso di
marcia, si potrà imboccare in via Tissoni circa 200 metri dopo
l’ex supermercato per arrivare vicino alla società di mutuo
soccorso di via Alla Rocca.
Un intervento fondamentale per la viabilità savonese, visto che
la strada interquartieri che oggi unisce Legino a piazzale
Moroni senza questo tunnel risulta monca e perde gran parte del
proprio valore. Il progetto della strada interquartieri era
stato avviato alla fine degli Anni ‘70, quando la progressiva
edificazione delle colline di Legino aveva reso necessario un
nuovo collegamento. La strada tuttavia non era mai stata
completata e così via Alla Rocca era rimasta l’unica via di
comunicazione. Con l’istituzione del senso unico a scendere di
via Alla Rocca (deciso per ragioni di sicurezza), i quartieri di
Mongrifone, piazzale Moroni e Legino hanno perso un importante
collegamento con il centro città. In seguito al blocco del
cantiere gli abitanti della zona Fontanassa hanno subito un
danno notevole, visto che raggiungere il centro non possono più
passare via Alla Rocca ma devono passara attraverso il campo
nomadi e scendere su via Vittime di Brescia. |
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