08 Novembre 2005 LA STAMPA

I COMMERCIANTI CRITICANO L’OPERATO DELLA GIUNTA PER LAVAGNOLA, PIAZZA BOLOGNA E MONGRIFONE


«Le scelte sbagliate fanno chiudere i negozi»


In una lettera aperta del presidente Ascom Fiorenzo Ghiso dure accuse al Comune

 
SAVONA
L’Ascom-Confcommercio critica l’operato del Comune. In una lettera aperta all’amministrazione di Palazzo Sisto, il presidente Fiorenzo Ghiso sottolinea le perplessità e le preoccupazioni della categoria per i problemi della città che restano ancora irrisolti.
«L’assemblea dei soci riunitasi nei giorni scorsi ha evidenziato due aspetti distinti e contrastanti della gestione amministrativa della città - afferma Ghiso nella lettera -. Da un lato la collaborazione e condivisione di programmi come l’apertura domenicale di ottobre che ha riportato in città visitatori anche da altre regioni. Ma i soci hanno rimarcato pesantemente anche il problema di un’amministrazione che non riesce a coordinarsi al proprio interno, dove alcuni interventi a dir poco discitubili rischiano di compromettere la vita di alcuni quartieri e l’esistenza di decine di attività commerciali».
«Lavagnola è uno degli esempi negativi, con la modifica della viabilità che ha messoi in crisi la rete dei negozi e creato nuovi disoccupati - dice Ghiso -. Se la situazione non verrà risolta, chiuderanno anche i negozi. In piazza Bologna comitati e controcomitati hanno provocato il blocco del cantiere dei box e una crisi irreversibile dei negozi Una situazione analoga si sta creando in via Tissoni con la chiusura del supermeracto provocata dal blocco dei lavori. Anche in via Montenotte dopo anni di promesse la viabilità non è stata più modificata».
«E’ indiscutibile che la strada intrapresa dalla nostra città debbe essere quella legata al porto e al turismo. A questo punto bisogna ristrutturare rapidamente tutta la città senza mantenere zone di degrado risalente alla Seconda guerra mondiale. Inoltre sono necessari interventi immediati per l’illuminazione pubblica, la pulizia delle strade. Gli operatori commerciali sono inoltre preoccupati per l’escalation dei canoni di affitto dei muri dei negozi. Chiediamo al Comune di attivarsi con la Regione con leve fiscali sugli immobili chiusi e agevolazioni su quelli affittati. Al tempo stesso è necessario che il Comune vieti ad istituti di credito e uffici di aprire al piano strada per evitare la speranza di rendite astronomiche». \