Firmato a Roma l’accordo per la Tirreno Power
LA STAMPA
Un nuovo capitolo nella ultradecennale vicenda della centrale termoelettrica di
Vado Ligure è stato scritto ieri a Roma con la firma della convenzione che
prevede la modifica dell’impianto Tirreno Power secondo quanto previsto dalla
delibera del Consiglio provinciale del 29 settembre scorso. Il documento è stato
firmato da Provincia di Savona, i comuni di Vado Ligure e Quiliano e dalla
Tirreno Power, società che gestisce la centrale termoelettrica di Vado Ligure.
La convenzione prevede l'impegno da parte dell'azienda e delle istituzioni
locali di trasformare in gruppi a metano, le sezioni 1 e 2 della centrale che
attualmente possono funzionare a carbone e a olio combustibile.
La trattativa era iniziata quindici anni fa e ci sono volute quattro
amministrazioni per arrivare alla metanizzazione. Infatti, già nei primi Anni 90
Comuni e ambientalisti avevano condotto insieme alla Provincia di Savona una
lunga battaglia per la compatibilità ambientale del sito energetico. La
convenzione prevede un coinvolgimento nelle operazioni di realizzazione del
ciclo a metano per l'amministrazione provinciale e i due comuni interessati.
Spiega l’ex sindaco di Vado Ligure, Roberto Peluffo,ieri a Roma in qualità dei
consigliere provinciale delegato: «Si tratta comunque di un risultatodi grande
importanza, atteso da molti anni con trattative e prese di posizione molto dure.
e’ importante che dopo tutte le vicissitudini, il blocco di due dei quattro
gruppi elettrogeni, i lavori di ristrutturazione e il ciclo combinato, oggi si
giunga a questa firma».
Prevista anche la possibilità di verifica delle varie tappe in cui si
svilupperanno i lavori, da parte degli enti pubblici e la possibilità di
impiegare nei lavori ditte del territorio. Queste erano alcune delle condizioni
che la Provincia di Savona aveva imposto alla vigilia della firma del protocollo
di intesa per renderlo esecutivo. \